Una vita da favola ed una carriera da favola. E' quella di Alessandro Capella che, dopo aver lavorato per quasi 40 anni per Sipcam di cui gli ultimi venti come direttore Ricerca & sviluppo, ha deciso di omaggiare tutti coloro che ha conosciuto nel mondo dell'agricoltura e della fitoiatria grazie ad una fiaba che raccoglie oltre 1.200 cognomi in un'ambientazione dal sapore medievale.

In apertura il libro Storia real-fantastica a SipcamOxonlandia… e dintorni, Editoriale Orsa Maggiore, è impreziosito da una nota di Giorgio Gagliardini, figlio del fondatore della Società e che l'ha fatta crescere sul piano internazionale, la prefazione del direttore responsabile di AgroNotizie Ivano Valmori e l'introduzione del giornalista Donatello Sandroni, citati anche nel testo.

Non è la prima volta che Capella si cimenta con la scrittura: nel 2016 aveva infatti pubblicato il libro intitolato Sipcam 1946-2016 - 70 anni di storia ci guidano al futuro dedicato ai 70 anni dell'azienda, ed è sempre Sipcam ma assieme ad Oxon, a fare da cornice alla seconda opera in cui l'autore ripercorre in modo ironico e divertente gli anni della sua vita lavorativa.

"La storia gioca con ironia sui cognomi delle persone che ho conosciuto - racconta l'autore ad AgroNotizie -, la scelta dei cognomi è dovuta al fatto che non hanno sesso, risultando quindi più adattabili, e sono stati collocati in base alla loro assonanza nelle varie situazioni della elaborata struttura dell'opera. La narrazione è ambientata nel regno di SipcamOxonlandia, ovvero il nostro gruppo divenuto una società unica dopo la fusione di Sipcam e Oxon".

Dal 1981 l'autore ha incontrato molte persone e ha tantissimi cari ricordi legati agli amici della fitoiatria e, ora che è in pensione e fa il consulente per Sipcam, li voleva ricordare. "All'inizio doveva essere una storia semplice - spiega -, ma una sera, a cena con l'amministratore delegato Giovanni Affaba, presente il presidente del Gruppo Nadia Gagliardini, è nata l'idea di mettere anche tutti i dipendenti di Sipcam e Oxon, del presente e del passato, oltre al mondo della fitoiatria, passando così da 600 a oltre 1.200 cognomi, ho allargato la struttura del racconto per cercare di inserirli tutti" ha precisato Capella.

Ma partiamo dall'inizio di questo divertente percorso.
L'autore ha voluto descrivere i valori dell'azienda che ha vissuto, e contribuito a creare, nei lunghi anni in cui vi ha lavorato, e che si ritrovano nel primo capitolo, lasciando immaginare al lettore il castello, il borgo e le locande.

E' poi con la "Grande festa d'agosto" che prende il via l'avventura che si sviluppa in quattro giorni.
Così ad esempio nel "Palio dei rioni" ci si può imbattere nel rione Valmori e ritrovarsi poi nel bel mezzo de "Il gioco della quota": "una sorta di gioco del calcio che consiste nell'andare a rubare delle quote di mercato agli altri, un gioco in cui tutti si facevano molto male, dato che il mercato è molto aggressivo - spiega Capella - e che vede una semifinale con quattro squadre arbitrate da Lugaresi, grande patologo, mio maestro quando iniziai a imparare nel 1974 all'allora Osservatorio delle malattie delle piante di Cesena nel ruolo di sperimentatore".

Nella "Giornata del consenso" i regnanti ascoltano le richieste, spesso strampalate, che arrivano dal reame; poi, attraversando "Le prigioni e le segrete", si arriva a "Il museo dei ricordi".

Ma è la serata di gala a offrire l'evento sociale più ghiotto con "La cena al castello": tra botti e fuochi d'artificio si può gustare nelle sale da pranzo un menù ricco di portate.
Non mancano le sorprese tra gli ospiti d'onore che aggiungono all'azienda un "fattore x": si scopre così che "Mara Maionchi in giovane età ha lavorato in Sipcam per qualche anno" come rivela Capella.

Il tempo passa in fretta a SipcamOxonlandia e si arriva subito al quarto giorno, ultimo capitolo del libro, dedicato alla caccia: a causa dell'inesperienza degli improvvisati cacciatori non mancano i feriti e i caduti. Ma le tante preghiere per questi sventurati non potevano restare inascoltate e così, il giorno seguente…

Quel che accadde lo si scopre nelle pagine finali dell'opera che l'autore conclude con le sue riflessioni personali, scusandosi con chi non è stato nominato ma che ha partecipato all'avventura della Società e del mondo fitoiatrico.

Il testo è arricchito dalle divertenti illustrazioni di Riccardo Sforzini, direttore delle risorse umane per il Gruppo, che accompagnano, con la stessa ironia delle parole, il lettore nelle vicende narrate.

Il momento più difficile nella stesura del volume, confida Capella, è stato quello delle correzioni: "Quando si scrive un libro ti rendi conto mille volte che c'è qualcosa di sbagliato, una virgola, un cognome riportato male nelle varie trascrizioni" perché, come spiega l'autore, il libro è stato scritto di getto: "quando va la penna" e "tutto rigorosamente a mano nei ritagli di tempo, quando mi svegliavo di notte e durante alcune riunioni". Il primo capitolo è nato proprio così: "nel corso di una riunione: mentre ascoltavo ciò che veniva detto, scrivevo anche la partenza dell'opera". Ed essere multitasking è una delle tante qualità di Alessandro Capella, dotato di un ingegno poliedrico e definito da Ivano Valmori un "professionista visionario" che ha sempre saputo "restare fanciullo".


TitoloStoria real-fantastica a SipcamOxonlandia… e dintorni

Editore: Editoriale Orsa Maggiore

Pagine: 125

Il libro non è in commercio ma si può richiedere scrivendo a Sipcam: info@sipcam.it