L’assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna, Gabriella Murgia, ha replicato con durezza nei giorni scorsi - alle organizzazioni agricole sarde che avevano manifestato preoccupazione per i ritardi di Argea nell’implementare il proprio nuovo ruolo di ente pagatore.

“Argea - a prescindere dall’eventuale nomina di un commissario straordinario - sta operando attraverso l’attività del direttore generale facente funzioni, nel migliore dei modi per far sì che alla prevista scadenza del 16 ottobre prossimo intervengano tempestivamente tutti gli atti necessari per l’adozione dei pagamenti dovuti agli agricoltori - ha detto l'assessora Murgia lo scorso 25 agosto - Tra l’altro, subito dopo il mio insediamento, ho discusso a Roma con i vertici di Agea le modalità procedimentali per rendere più spediti e tempestivi i pagamenti in questione”.
 

La posizione di Confagricoltura Sardegna

“Dal prossimo 14 ottobre l’Organismo pagatore regionale dovrebbe muoversi con le proprie gambe rispetto alla gestione nazionale di Agea. Fino ad oggi non abbiamo notizie sul piano di reclutamento del personale dell’Opr, sulla sua formazione specifica e sull’organizzazione della struttura. I 45 giorni rimanenti, esclusa la pausa di agosto, paiono veramente pochi per portare a termine gli impegni propedeutici necessari per l’avvio delle attività dell’Opr -  aveva dichiarato lo scorso 31 luglio il presidente di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna, che aveva aggiunto: Non esiste alcuna pregiudiziale per la nascita dell’Organismo pagatore sardo che, a nostro avviso, potrebbe portare numerosi benefici agli imprenditori agricoli, qualora fosse realmente efficiente e bene strutturato, così da essere più veloce ed efficace nell’erogazione delle risorse rispetto all’Agea nazionale. L’Opr infatti dovrà occuparsi, oltre che dei fondi del Programma di sviluppo rurale, anche dei pagamenti diretti della Politica agricola comune”.

Il presidente Sanna aveva poi ricordato: Non si hanno notizie sullo stato dell’arte dell’implementazione dei nuovi programmi informatici, necessari a lavorare le pratiche, e sulla configurazione digitale degli accrediti tra sistema operativo regionale e i tanti Centri per l’assistenza agricola, dislocati nei diversi territori dell’Isola. Proprio con i Caa, dove gli imprenditori agricoli presentano le domande, l’Opr dovrà sottoscrivere le convenzioni nazionali. A questo iter di transizione va aggiunto che il nuovo Organismo dovrà occuparsi di buona parte del pregresso già presente in Argea: dalle domande ancora da istruire a quelle da correggere se interessate da anomalia”.

“Nonostante siano passati alcuni mesi dal riconoscimento ufficiale dell’Opr da parte del ministero delle Politiche agricole – aveva osservato il rappresentante dell’organizzazione di categoria – lo stato delle cose è preoccupante. Ai ritardi tecnici maturati fino ad oggi si aggiunge la mancata nomina del direttore generale di Argea Sardegna, decaduto per fine mandato, o di un commissario che dovrà traghettare l’Agenzia nella sua trasformazione in Organismo pagatore autonomo. Alla luce di questo quadro critico – aveva aggiunto Sanna –, ci appelliamo al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, e all’assessora dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, affinché si intervenga subito per non mettere a rischio i pagamenti Pac e Psr spettanti ad agricoltori e pastori sardi. Sarebbe inaccettabile scaricare, come spesso accade, i rallentamenti burocratici e di efficientamento sulle spalle dei lavoratori delle campagne".

E Sanna aveva rincarato la dose proponendo per cautela: "Che sia subito inoltrata al ministero e ad Agea una richiesta di rinvio, di un anno, del passaggio di consegne tra Roma e Cagliari. In questi dodici mesi dobbiamo mettere a punto e testare al meglio la macchina burocratica regionale in modo che il nuovo servizio sia notevolmente più vantaggio rispetto a quello che stiamo lasciando”.