E' stato approvato l'elenco dei fanghi ammissibili all'utilizzo in agricoltura dalla Giunta regionale della Lombardia. La delibera, su proposta dell'assessore all'Ambiente e clima Raffaele Cattaneo, che ha avuto il concerto anche dell'assessore all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi, ha come obiettivo la limitazione dell'uso nei campi dei fanghi provenienti da produzioni chimiche, tessili, cosmetiche, da centrali termiche e da rigenerazione di oli a favore della valorizzazione della materia organica, nell'ottica di preservare le matrici ambientali.
 

Solo fanghi di qualità

L'assessore all'Ambiente Cattaneo ha chiosato: "In un'ottica di economia circolare l'utilizzo corretto in agricoltura dei soli fanghi di qualità rappresenta un'opportunità di recupero e valorizzazione per il suolo di elementi nutritivi, limitando l'uso di fertilizzanti chimici. I fanghi di minore qualità, invece, dovranno trovare destinazioni alternative, anche grazie a innovazioni tecnologiche, che potranno consentire il recupero sotto forma di materia o di energia".
 

Agricoltura e sostenibilità: un legame forte

Per Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Lombardia, la sostenibilità ambientale è sempre più una discriminante sui mercati per i prodotti agroalimentari e, sottolineando che la Regione è al fianco delle aziende per vincere questa sfida, ha commentato: "Ringrazio l'assessore Cattaneo per aver preso a cuore una tematica così importante. Siamo sempre più impegnati nel limitare sostanze chimiche nei campi e nel valorizzare la materia organica, che nei decenni ha reso fertile la pianura padana".
 

Percorso consolidato

Si consolida così, grazie alla delibera della Giunta, il lavoro avviato dal tavolo tematico "fanghi da depurazione" nell'ambito dell'Osservatorio per l'economia circolare e la transizione energetica, che vede la presenza degli operatori, dei gestori del servizio di depurazione e delle Università, oltre a promuovere presso il Governo una revisione della normativa con l'obiettivo di aumentare la qualità dei fanghi e rendere più sistematici i controlli, anche attraverso la formazione del personale degli enti locali.
 

Tempi di applicazione

Le misure stabilite dalla manovra avranno efficacia a partire da 12 mesi dalla pubblicazione sul BURL per consentire ai produttori di trovare destini alternativi ai propri rifiuti. Vengono stralciati i fanghi con i codici EER
040220 (da industria tessile), 070112 (da industria chimica di base), 070212 (da produzione gomme e plastiche), 070312 (da produzione coloranti), 070612 (da produzione saponi, cosmetici, etc...), 070712 (da industria chimica), 100121 (da centrali termiche) e 191106 (da rigenerazione oli). La valutazione dei fanghi ammissibili allo spandimento è stata fatta sulla base di un documento di lavoro della Commissione Ue e al fine di evitare la possibile presenza di eventuali contaminanti non disciplinati, e quindi non ricercati e controllati, dalla normativa sullo spandimento in agricoltura dei fanghi.

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