Gli agricoltori non hanno bisogno di consultare l'ultimo rapporto Ispra (relativo all'annata 2017) per rendersi conto di quanto il risparmio idrico sia una parola chiave in agricoltura. Il rapporto mette nero su bianco il dato siccità per il 2017 (precipitazione cumulata media sotto la norma del 22%, anomalia di +1,30 gradi centigradi sopra la media italiana) mentre per il 2018-2019 è già evidente che la stagione sarà influenzata da una siccità pronunciata invernale, seguita da abbondanti piogge a maggio.

Per affrontare l'emergenza idrica e puntare a incrementare la produttività delle proprie colture, il Consorzio Cer mette a disposizione, gratuitamente, Irriframe, sistema presente in tutta Italia dal 2012 che restituisce all'agricoltore un consiglio idrico basato sul suo appezzamento e tarato per il tipo di coltura e per sistema irriguo. Di Irriframe e delle novità da poco introdotte nel servizio, accessibile tramite sito internet del Consozio Cer semplicemente iscrivendosi, si è parlato durante un convegno promosso dall'Anbi all'ultimo Macfrut di Rimini.

Il servizio Irriframe è oggi operativo in sedici regioni italiane e copre il 65% della superficie irrigua nazionale con circa 20mila utenti registrati, ma considerato che è appunto totalmente gratuito, l'ideale sarebbe raggiungere ogni agricoltore che abbia a disposizione un pc e una connessione internet.

L'imprenditore agricolo, dopo essersi iscritto, deve georeferenziare i propri campi, inserire le colture, il giorno di semina o di ripresa vegetativa e il sistema, utilizzando dati in suo possesso (meteo, suolo, situazione delle falde), restituisce un bilancio idrico e un consiglio d'irrigazione preciso. Il bilancio idrico viene calcolato ogni giorno. Secondo i dati a disposizione, il risparmio idrico può raggiungere anche il 30%, aumenta la produttività e, con l'implementazione di nuove funzionalità che riguardano anche il consiglio di fertilizzazione, si può arrivare a ottenere fino all'80% di lisciviazione in meno nel terreno dei principi nutritivi che si traduce, per l'agricoltore, in risparmio per l'acquisto di fertilizzanti.

"Per quanto riguarda la fertirrigazione - ha spiegato Stefano Anconelli, responsabile ricerca e innovazione Cer, durante l'incontro a Macfrut - sfruttiamo il modello di accrescimento delle colture che si basa su dati meteo e sulle curve d'assorbimento dei nutrienti. Con i dati che provengono anche da sensori in campo e da capannine meteo dell'azienda, siamo in grado di stimare il consumo giornaliero degli elementi e, in funzione dell'irrigazione, stimiamo le necessità".
 

Di recente poi, sempre seguendo una logica di risparmio idrico, Anbi e Cer hanno annunciato che sono in corso di sperimentazione canali intelligenti. Le paratoie si apriranno rilasciando acqua nel territorio sulla base delle reali esigenze, grazie a una serie di parametri forniti proprio da Irriframe come umidità del terreno, colture che insistono sul territorio, dati che arrivano da satellite o da sensori. Una centrale di telecontrollo aprirà e chiuderà le paratoie in base a necessità di irrigazione puntuali.


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