E' stato pubblicato il secondo avviso pubblico della sottomisura 4.1A del Programma di sviluppo rurale Puglia 2014-2020 dedicato agli investimenti materiali e immateriali delle imprese agricole e finalizzato a migliorare la redditività, competitività e sostenibilità delle aziende agricole. Sul piatto 35 milioni di euro, ed è il primo bando dopo le sentenze del Tribunale amministrativo regionale della Puglia sui criteri di selezione di questa misura: la valutazione dell'incremento della performance economica delle imprese – singole o associate – questa volta sarà indipendente da quella delle altre concorrenti.

La Regione Puglia deve dare l'assalto ad un rischio disimpegno automatico del Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale elevato, per abbattere il quale dovrà spendere complessivamente oltre 290,5 milioni di euro entro il prossimo 31 dicembre.

"Abbiamo ritenuto utile mettere in campo un nuovo bando più semplice e rapido - fanno sapere dall'assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia con una nota diffusa alla stampa - proprio mentre stiamo dando seguito alla decisione del Tar Puglia che ha sancito la non procedibilità dei ricorsi sul primo intervento della misura 4.1A consentendoci di continuare le istruttorie e procedere con i decreti di concessione".

"Attraverso l'espletamento di questo importante avviso intendiamo non solo contribuire ad aumentare la spesa complessiva – sottolinea la nota - ma anche offrire nuove opportunità di sostegno ad investimenti strutturali strategici specialmente per quelle imprese che non avevano candidato alcuna proposta".

Con una dotazione finanziaria di 35 milioni di euro, il nuovo bando consente ai potenziali beneficiari sostegni per investimenti fissi e mobili per un massimale di 3 milioni, per le imprese singole, e 4 milioni per le ditte agricole associate, ovvero organizzazioni di produttori, cooperative, reti di impresa, che dovranno dimostrare l'immediata cantierabilità del progetto.

Il bando, rispetto al precedente avviso, prevede come criterio di selezione una valutazione dell'incremento della performance economica della singola impresa e associazione di imprese, indipendentemente dai risultati conseguiti dalle altre.

Sono ammissibili all'aiuto investimenti relativi alla costruzione ex-novo e ammodernamento di fabbricati rurali; all'acquisto di macchinari e di nuove attrezzature, compresi software informatici che possano favorire la sostenibilità economica e ambientale. Entro il perimetro della spesa ammessa trovano posto anche la realizzazione di strutture aziendali di stoccaggio di biomasse e a interventi di miglioramento dell'efficienza energetica e gli impianti di colture arboree.

Le imprese agricole dovranno presentare online, a partire dall'11 giugno e fino al 25 giugno 2019, con l'ausilio di un Elaborato informatico di progetto (Eip), un Piano aziendale contenente, tra le altre cose, gli interventi da realizzare, con relativo importo e cronoprogramma, e gli obiettivi di sviluppo che l'azienda intende raggiungere.