Un programma europeo di prestiti per un miliardo di euro per migliorare l'accesso al credito per gli agricoltori, e un'attenzione particolare dedicata ai giovani. Non solo, le risorse a disposizione potrebbero, e dovrebbero, arrivare a due miliardi, dal momento che il Piano sarà gestito dagli Stati membri attraverso gli istituti finanziari che dovranno contribuire ai finanziamenti nella stessa misura.

"E' grazie all'approccio coraggioso e alla visione ambiziosa - osserva Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura - con cui il Parlamento europeo ha varato nel 2018 il Regolamento Omnibus per la riforma di metà percorso della Pac, che la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (Bei) possono lanciare un Programma di prestiti agevolati di un miliardo di euro per i giovani agricoltori e le Pmi".

Secondo la Commissione europea, il Programma intende risolvere le difficoltà cui si trovano di fronte gli agricoltori con tassi di interesse ridotti, fino a cinque anni di tempo prima di iniziare a restituire il prestito, fino a quindici anni a disposizione per restituire l'intero prestito ed una maggiore flessibilità per rispondere alla volatilità dei prezzi. Le banche partecipanti al Programma dovranno contribuire portando la capacità finanziaria a due miliardi; la priorità verrà data agli imprenditori under 40 (che in base ai dati Ue l'anno scorso nel 27% dei casi hanno avuto un rifiuto di fronte alla richiesta di prestiti). Il pacchetto di misure messe a punto prevede una prima parte da 700 milioni di euro destinato alle Piccole e medie imprese agricole, con almeno il 10% riservato gli agricoltori under 40, e due progetti pilota: uno da 75 milioni riservato ai più giovani e uno da 200 milioni per Piani dedicati alla mitigazione e all'adattamento climatico.

L'ex ministro delle Politiche agricole italiano, che è stato relatore del Regolamento Omnibus, racconta come "le basi giuridiche su cui si basa il Programma di concessione di prestiti agevolati da parte dell'Ue e della Bei siano state introdotte da un nostro emendamento, che offre maggiore flessibilità ai progetti di investimento in ambito agricolo, allineando le norme a quelle già applicate agli altri fondi strutturali e di investimento europei".

In questo modo, prosegue De Castro, il Regolamento Omnibus "sta anche facendo da 'apri strada' per un rinnovo generazionale della nostra agricoltura, eliminando gli ostacoli all'accesso al credito per entrare nel mondo produttivo".