In breve

  • Il Sima, salone parigino dedicato alla esposizione di macchine agricole, ha modificato il suo calendario e si svolgerà in contemporanea con Eima, la manifestazione bolognese dedicata anch'essa alle macchine agricole.
  • Nel frattempo in Italia ci si prepara all'apertura di due importanti manifestazioni, il Macfrut che si terrà a Rimini e Tuttofood in calendario a Milano.
  • Fra gli argomenti più dibattuti, quello delle nostre esportazioni di prodotti ortofrutticoli, sempre alla ricerca di nuovi sbocchi di mercato.
  • Ci si continua ad interrogare sulle conseguenze dell'inasprimento dei dazi statunitensi. Molti i timori per il pecorino.
  • La prossima uscita del Regno Unito dall'Unione europea potrebbe avere conseguenze sulle nostre esportazioni di Prosecco.
  • Pesante la crisi che da tempo interessa il settore suinicolo, che ha costretto alla chiusura migliaia di allevamenti.
  • La prossima Pac sarà più avara di risorse, ma intanto arrivano importanti sostegni destinati ai giovani agricoltori.
  • Si teme per l'avanzata della Xylella che potrebbe giungere nel Lazio. Nel frattempo scattano le multe per chi non attua adeguati provvedimenti agronomici.
  • Si parla sempre più spesso dell'utilizzo della blockchain per la tracciabilità dei prodotti agroalimentari.

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

La disfida

Chi vincerà fra Bologna e Parigi? Perché di una sfida si tratta e l'ha lanciata Parigi decidendo di spostare lo svolgimento del Sima, il salone francese della meccanizzazione agricola, che si svolgerà tre giorni prima dell'apertura di Eima, la mostra internazionale delle macchine agricole in calendario dall'11 al 15 novembre del 2020.

A darne la notizia è “Il Sole 24 Ore” del 30 aprile, poi confermata il giorno seguente dal “Corriere di Bologna”.
Il guanto lanciato da Parigi ha subito innescato le preoccupazioni di Federunacoma, l'associazione che riunisce i fabbricanti di macchine agricole.
Presa carta e penna i vertici di Federunacoma hanno scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai vertici di Governo, per renderli partecipi del problema e per sollecitare una soluzione.
Il tempo per trovare una via di uscita non manca, vedremo come sarà utilizzato.
 

Il tempo delle fiere

Intanto sta per aprire a Milano Tuttofood in calendario dal 6 al 9 maggio, del quale offre qualche anticipazione “Italia Oggi” del 30 aprile per ricordare la presenza di 2.500 espositori provenienti da trenta diversi paesi.

Una dimensione che fa ricordare il Cibus di Parma, che nei giorni scorsi ha ospitato la sua versione "Connect". Difficile non intuire in questo proliferare di manifestazioni un concorrenza tutta "nostrana".

Non ha problemi di concorrenza interna il Macfrut ormai alle porte, che si aprirà a Rimini dall'8 al 10 maggio e che avrà per fulcro, come ricorda “QN” del 29 aprile, i progressi tecnologici oggi a disposizione delle colture ortofrutticole.
 

Ortofrutticole in primo piano

Chissà se al Macfrut si parlerà della crisi che sta aggredendo il mercato delle fragola, un problema molto sentito in Basilicata e del quale si occupa il “Corriere del Mezzogiorno” del 29 aprile.
Le perdite per i produttori, si legge su questo quotidiano, oscillano dal 30 al 40% e sarebbero la conseguenza delle aumentate importazioni, in particolare da Grecia e Spagna.

Altro argomento che probabilmente sarà affrontato è quello delle esportazioni ortofrutticole, con al centro la ricerca di nuovi sbocchi mercato, come si legge nello stesso giorno su “QN”.
Anche “Il Sole 24 Ore” presta attenzione ai temi dell'ortofrutticoltura, dedicando il 25 aprile un articolo sulla corretta denominazione del pomodoro San Marzano a denominazione di origine, che in precedenza poteva essere confusa con le varietà S. Marzano.


Tra dazi e Brexit

In tema di esportazioni “Avvenire” del 28 aprile si interroga sulle conseguenze che potrebbero derivare al pecorino dall'inasprimento dei dazi Usa.

Un problema che a quanto pare sembra non interessare i produttori di Prosecco e di vini rosati, che stanno incontrando un momento di forte interesse sui mercati statunitensi, come si apprende il 28 aprile dalle pagine del “Gazzettino”.
Nello stesso giorno “Libero” scrive che nemmeno la Brexit, come si sintetizza la prossima fuoriuscita del Regno Unito dall'Unione europea, sembra mettere timori alle esportazioni di Prosecco in oltremanica.

Della Brexit si occupa poi “QN” del primo maggio, che nel riportare i dati di Ismea sulle esportazioni di spumante, sottolinea in una breve nota come il Regno Unito sia il mercato più importante per questa tipologia di vini.

Più in generale è tutta l'agricoltura made in Italy che ottiene in Europa lusinghieri risultati e la conferma arriva da “Il Sole 24 Ore” del 25 aprile.
Un successo che si allarga ben oltre i confini europei per approdare in Cina, dove i consumatori sembrano apprezzare ogni giorno di più i prodotti del Belpaese, come mette in evidenza “Il Giornale” del 29 aprile.


In stalla

Nel mondo degli allevamenti si teme per la lunga crisi del settore suinicolo, che negli ultimi cinque anni ha costretto alla chiusura di 9mila aziende, quattro ogni giorno.
Sono questi i preoccupanti numeri riportati da “Il Sole 24 Ore” del 30 aprile.

E' una situazione difficile da interpretare quella che si registra per il settore lattiero caseario mondiale. Come spiega “Italia Oggi” del primo maggio, si assiste da una parte a un aumento della domanda e dall'altra ad un calo della produzione.

Si parla di latte, in questo caso di quello ovino, sulle pagine della “Nuova Sardegna” del 29 aprile, che denuncia la situazione di stallo per gli accordi con i pastori, una vertenza che ritarda a trovare un punto di incontro anche a causa delle divisioni che ancora si registrano tra le rappresentanze degli allevatori.

Sulle vicende del pecorino, spiega poi in “Italia Oggi” del primo maggio, pesa la contesa fra Usa e Ue per gli aiuti al settore aeronautico, che potrebbe innescare ritorsioni da parte degli Usa. È questo l'argomento centrale dell'intervista al direttore di Assolatte, Massimo Forino.
 

La Pac che verrà

Da Bruxelles continuano ad arrivare segnali preoccupanti sulla riforma della Pac, la Politica agricola comunitaria.
Se ne parla il 26 aprile su “L'Arena”, dove si dà voce alle richieste dell'agricoltura veneta, che a fronte del possibile taglio del 5% chiede più sostegno alle pratiche innovative e all'agricoltura di precisione.

Nel frattempo, spiega la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 30 aprile, dalle autorità comunitarie arriva la decisione di mettere a disposizione dei giovani agricoltori un miliardo di euro, al quale si aggiunge una uguale disponibilità da parte delle banche.
 

Una multa per la Xylella

La mai risolta emergenza della Xylella che tormenta gli olivi pugliesi si arricchisce di un nuovo capitolo.
Dal primo maggio, come spiega il “Quotidiano di Puglia”, scattano le multe per gli olivicoltori che non attuano le buone pratiche agricole destinate a contrastare l'avanzata del patogeno.
Per i necessari controlli saranno in campo gli agenti della Forestale sino al 15 giugno e le multe sono di oltre mille euro.

Tanta severità si rende sempre più necessaria, visto che la Xylella continua ad avanzare verso Nord e “Il Messaggero” del 27 aprile informa che nel Lazio si teme per il possibile contagio a mandorli e ciliegi, oltre a piante ornamentali, come oleandri, mirto e ginestre.

Per le coltivazioni veronesi il problema è invece la Drosophila suzukii, contro la quale si vogliono impiegare le armi della lotta biologica utilizzando come insetti antagonisti le larve di Trichopria.
I dettagli si possono leggere il 28 aprile sulle pagine de “L'Arena”.
 

Passione blockchain

Cresce l'interesse per le tecnologie legate alla blockchain per tracciare i prodotti agroalimentari e garantire le provenienze.
Come noto questa tecnologia è utilizzata per la gestione delle criptovalute (i bitcoin ad esempio) e oggi, spiega il “Corriere della Sera” del 27 aprile, la si vuole utilizzare per difendere il made in Italy.
Il tema sarà al centro di un convegno che si svolgerà il 6 maggio nell'ambito di Tuttofood, manifestazione della quale già si è accennato.

L'applicazione della blockchain al settore agroalimentare è al centro anche dell'intervista a Stefano Bistarelli dell'Università di Perugia, raccolta dal “Corriere dell'Umbria” del 28 aprile.

Un esempio sul ricorso alla blockchain lo offre il “Corriere della Sera” del 29 aprile, in questo caso dedicato alla produzione di olio.

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