Sono stati presentati ieri a Palermo dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo d’Orléans, presente l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, quindici bandi per mettere a disposizione degli imprenditori agricoli siciliani quasi 146 milioni di euro, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Ben undici gli avvisi che saranno pubblicati entro fine aprile, gli altri a maggio. Tra questi si sbloccano anche i bandi sollecitatati dalla Cia siciliana, ovvero indennità compensative e biologico, che attendevano l'ok da Bruxelles. In arrivo la nuova riforma dei Consorzi di bonifica.
 

Musumeci: "Spesa Psr al 28%"

“Sono davvero contento - ha evidenziato Musumeci - per questa iniziativa a sostegno di una agricoltura che, in tutta Italia, vive una condizione di obiettiva difficoltà. In questi mesi, subito dopo l’approvazione della Legge di stabilità e del Bilancio abbiamo lavorato per mettere insieme iniziative varie a favore del settore agricolo. E quella che presentiamo oggi è una di queste”

“Con orgoglio - ha aggiunto il governatore - posso dire che la Sicilia è tra le prime regioni d’Italia per la spesa relativa al Psr, con 628 milioni di euro già certificati, pari al 28 per cento del Programma”.
Si tratta di una cifra maggiore di 48,7 milioni rispetto a quella resa nota da Agea e riferita però al 31 dicembre 2018 – 579,3 milioni di euro – segno che nel frattempo la spesa è continuata a fluire, se pur al ritmo di circa 12 milioni al mese.
 

Bandiera: "Bandi per investire nell'innovazione aziendale"

”Abbiamo dato uno slancio all’attuazione del Programma - ha evidenziato l’assessore Bandiera –. I bandi che saranno pubblicati sono frutto di un’attenta concertazione con il territorio e mirano a rendere le nostre aziende più innovative e di qualità, quindi più vicine a ciò che chiede il mercato. La riedizione di alcuni bandi è stata fatta proprio guardando al reale contesto produttivo”.

I bandi illustrati ieri stanziano cifre importanti:
  • 40 milioni per gli investimenti nelle aziende agricole;
  • 35 milioni per l’agricoltura biologica;
  • 22 milioni per la viabilità rurale;
  • 12,5 milioni per le zone svantaggiate montane e le isole minori in due distinti bandi;
  • 9 milioni per il contenimento dell’erosione;
  • 6,5 milioni di euro per il ritiro dalla coltivazione delle superfici lungo i corsi d'acqua;
  • 5 milioni per gli investimenti non produttivi in aziende agricole;
  • 5 milioni per il sostegno al ripristino delle foreste danneggiate da incendi;
  • 3,5 milioni per la conservazione delle risorse genetiche vegetali;
  • 2,5 milioni per la preservazione della biodiversità;
  • 2,2 milioni per la diversificazione delle attività agricole;
  • 1,5 milioni per la conservazione della biodiversità - risorse genetiche in agricoltura;

E ancora: un milione per il sostegno agli scambi interaziendali mentre duecentomila euro vanno per il mantenimento dei campi degli agricoltori custodi.
 

Tavoli di filiera e Consorzi di bonifica

Il presidente Musumeci ha inoltre sottolineato l'istituzione, a seguito di un confronto con le organizzazioni di categoria, di alcuni tavoli di filiera: zootecnica, agrumicoltura e ortofrutta. Il governatore ha infine ha anticipato anche che a maggio verrà presentato all’Assemblea regionale siciliana il disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica, con l’obiettivo di riconsegnarne agli agricoltori la dirigenza e la gestione. Sui Consorzi era intervenuta recentemente la Cia Sicilia, per via dei debiti pregressi dei consorzi, che ostacolano la ripresa della normale attività di questi enti.
 

La dichiarazione della presidente Cia Castagna

E non si è fatta attendere la replica della Cia Sicilia sia sul Psr che sulla vicenda consorzi di bonifica: "Nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, apprezziamo finalmente l’arrivo, anche se in ritardo, di bandi tanto attesi che abbiamo fortemente sollecitato" dichiara la presidente Rosa Giovanna Castagna, riferendosi soprattutto ai bandi annuali obbligatori, quali quello sul biologico, e le indennità compensative. "Inoltre, attendiamo la riforma dei Consorzi di bonifica – conclude Castagna – affinché la loro dirigenza e la gestione vengano date agli agricoltori, però liberi da debiti pregressi”.