I mercati all’ingrosso del grano duro fino nazionale nel Mezzogiorno d'Italia sono in marcia e continuano a macinare record. Molteplici i fattori che continuano a spingere all’insù i prezzi: una domanda presente, le aspettative di raccolti più contenuti sia in Italia che nella Ue, il pessimismo sul clima da parte di alcuni operatori e gli arrivi di grano estero che, evidentemente, non incontrano più come prima i favori della domanda.

Tanto è vero che il grano duro italiano sui massimi a Foggia supera ieri di 3 euro a tonnellata il prezzo del cereale pastificabile proveniente dal Canada, che al momento permane stabile sui 250 euro alla tonnellata sui massimi a Bari. E si tratta della quotazione più alta rilevata negli ultimi tre anni e due mesi a Foggia, dopo quella registrata il 24 febbraio 2016, quando il fino nazionale toccò i 255 euro sui massimi. Altro elemento: sulla piazza di Bari il 16 aprile il grano duro fino nazionale guadagna altri 3 euro alla tonnellata e si porta sui massimi allo stesso prezzo del grano duro canadese: 250 euro alla tonnellata.

Ma il segnale che l'onda rialzista è ancora presente giunge forte e deciso ieri, 17 aprile 2019, dalla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia: nella seduta il cereale pastificabile all'ingrosso mette a segno la terza seduta positiva consecutiva e con una crescita di altri 3 euro a tonnellata che - secondo l'Osservatorio prezzi - riguarda anche gli slavati. E con il terzo rialzo consecutivo anche per il grano biologico e di ben 6 euro a tonnellata. Mentre Ismea, nelle rilevazioni all’origine, aggiorna il prezzo di Matera: rimasto stabile su valori elevati. Ma altre piazze iniziano a porsi in evidenza: a Napoli il prezzo all’origine è di 257 euro alla tonnellata sui massimi.
 

Foggia, prezzi all'ingrosso

A Foggia il grano duro fino nazionale all'ingrosso della mietitura 2018 ha messo a segno ieri la trentottesima quotazione di stagione rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall'Osservatorio prezzi, con valori in crescita di 3 euro sulle quotazioni del 10 aprile scorso e di ben 9 euro sul 27 marzo 2019.
E si è così attestato a 248,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 253,00 di prezzo massimo alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%.

Si tratta di prezzi di poco inferiori a quelli del 24 febbraio 2016 e – sui massimisuperiori di 3 euro al valore fissato il 16 aprile 2019 alla Borsa merci di Bari per il grano duro fino d’importazione – provenienza Canada – e con almeno il 15% di proteine. Dal 27 febbraio 2019 alla seduta del 27 marzo i prezzi del cereale pastificabile a Foggia si erano invece tenuti sui valori di 239-244. Le ultime tre quote massime raggiunte dal grano duro fino nazionale a Foggia in questa campagna commerciale sono le seguenti: 247 euro tra il 23 ed il 30 gennaio, 250 euro nella seduta del 10 aprile e infine 253 euro in quella di ieri.

Al rialzo di altri 6 euro alla tonnellata ieri il prezzo del biologico, che sale a 390 euro sui minimi e 395 sui massimi. Tali valori risultano così superiori di ben 15 euro ai 375-380, rimasti inviolati dal 5 dicembre 2018 fino alla seduta del 27 marzo 2019. Il prezzo del biologico a Foggia dal 4 luglio 2018, data della sua prima quotazione con 360-365 euro a tonnellata, ha messo a segno complessivamente sulla mietitura 2018 un rincaro medio di 30 euro a tonnellata.

In aumento anche tutti i grani slavati di tre euro sull'ultima seduta. Il prodotto slavato da 77-78 chilogrammi ogni 100 litri di volume fissa ieri i 236 euro sui minimi e 241 sui massimi. Stessa scena anche nella categoria dei grani duri slavati con peso litrico inferiore a quello del grano duro fino. Il grano duro tra 75 e 76 chilogrammi ogni 100 litri di volume arriva ieri a 226-231 euro. Mentre il grano con meno di 75 chilogrammi per 100 litri di volume, tocca i 216 euro sui minimi e i 221 euro sui massimi.
 

Foggia, prezzi all'origine

Ismea ha rilevato per l’ultima volta nota il 20 marzo 2019 i prezzi del grano duro fino all'origine sulla piazza di Foggia alle condizioni di "franco magazzino-partenza": 237 euro sui valori minimi e 242 euro sui massimi. Prezzi quindi stabili sulle ultime rilevazioni del 13 e del 6 marzo scorsi, che aveva messo in evidenza gli stessi valori del 27 febbraio 2019: in perdita di 8 euro sulla massima quotazione di campagna, 245,00-250,00 registratasi tra il 23 e il 30 gennaio 2019.
 

Matera, prezzi all'origine

A Matera i prezzi in campagna per il grano duro si confermano elevati - 244,00 sui minimi e 248,00 sui massimi rilevati il 15 aprile 2018 e stabili dal 18 marzo.
 

Napoli, prezzi all’origine

La piazza di Napoli per il grano duro all’origine pure si presente stabile nelle ultime due rilevazioni Ismea, la più recente datata 9 aprile, ma su valori decisamente oversize: 255 euro sui minimi e 257 euro sui massimi, in una zona con una piccola produzione, riservata per lo più ai molini e pastifici della zona.