Il ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha pubblicato il Decreto dirigenziale del 9 aprile 2019 con il quale ha formalizzato la decisione assunta dal Comitato di sorveglianza del 29 ottobre scorso, con cui si approvava la proposta di utilizzare parte delle risorse del Fondo sviluppo e coesione per lo scorrimento della graduatoria definitiva delle domande di sostegno, presentate a valere sul bando di selezione delle proposte progettuali del Piano irriguo nazionale.
Risultano così finanziati ulteriori 15 progetti per un investimento complessivo pari a oltre 147,6 milioni di euro; di questi quasi 104,5 milioni sono destinati al Mezzogiorno, mentre oltre 43,1 milioni vanno al Centro-Nord.

Tale provvedimento va ad aggiungersi ai 19 interventi, già finanziati nell’ambito del Piano nazionale di sviluppo rurale. Nei prossimi mesi, dunque, apriranno, lungo l’intera Penisola 34 cantieri per migliorare ed implementare la rete irrigua, infrastruttura strategica per il paese e la sua economia agricola, alla luce soprattutto dei cambiamenti climatici in atto. A beneficiarne non sarà solo l’agricoltura, ma il territorio nel suo complesso grazie anche ad almeno duemila posti di lavoro, che saranno garantiti dagli interventi e da una innovazione spinta che caratterizza tutti i progetti.
 

Vincenzi: "Promessa mantenuta del Governo"

E’ una promessa mantenuta dal Governo e per la quale ringraziamo, in particolare, il ministro alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, la sottosegretaria Alessandra Pesce, nonché la struttura tutta del ministero per le Politiche agricole per l’importante risultato raggiunto nell’interesse del paese" commenta Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni. Ecco dove apriranno i 15 cantieri relativi all’ultimo decreto del Mipaaft.
 

I progetti approvati sull'Fsc Centro-Nord

Quattro i progetti approvati per il Centro-Nord. In Piemonte il consorzio di bonifica Bealerotto Mussi su un progetto da oltre 14, 5 milioni, riceverà quasi 7,3 milioni. Nella stessa regione 13,3 milioni andranno invece al consorzio Baraggia Biellese. Al consorzio interregionale di Burana va invece l’intero importo progettuale di oltre 18,5 milioni di euro. Infine in Lombardia il consorzio Territori del Mincio porta a casa 4 milioni di euro.
 

I progetti approvati sull'Fsc Centro-Sud

Importanti gli 11 cantieri del Centro – Sud e che caratterizzano questo scorrimento di graduatoria. In Abruzzo al consorzio Sud Bacino Moro vanno 2,4 milioni di euro di spesa ammessa su un progetto da 7 milioni. In Molise il consorzio di bonifica della Piana di Venafro sui fiumi Volturno e San Bartolomeo intercetta oltre 9,9 milioni di euro. In Campania due i progetti premiati, entrambi in provincia di Salerno: quello del consorzio di bonifica destra Sele, per quasi 12,7 milioni, e quello del consorzio Velia sul fiume Alento, che su un progetto da quasi 19 milioni, porta a casa ben 10,8 milioni di spesa ammessa. Importante il bottino della Basilicata, che la spunta con un progetto da quasi 10,8 milioni di euro del consorzio di bonifica dell’Alto Bradano, mentre altri 19,6 milioni vanno al consorzio del Bradano-Metaponto. Infine, sempre in Lucania finiscono ben 7,9 milioni per un progetto del consorzio dell’Alta Val d’Agri.

Non manca la Calabria, con un progetto del consorzio Ionio Cosentino da oltre 19,2 milioni integralmente finanziato. Grande assente invece la Puglia, mentre fa la sua parte la Sicilia, con due progetti approvati in capo all’attuale consorzio di bonifica per la Sicilia Orientale, uno nel catanese, per 2,1 milioni e l’altro a Ragusa, per quasi 3 milioni. Infine la Sardegna, con il consorzio della Nurra, per un importo finanziato da 5,9 milioni su un progetto dell’importo complessivo di 17,1 milioni.
 

Gargano (Anbi): "Scorrimento delle graduatorie soluzione moderna"

“E’ una vittoria della politica che sceglie, della conoscenza e concretezza della pubblica amministrazione e della modernità e capacità progettuale dei consorzi di bonifica, che ha permesso di sbloccare risorse già stanziate, ma in attesa di collocazione. Procedere allo scorrimento della graduatoria di progetti già approvati, ma che non avevano potuto trovare disponibilità nel precedente provvedimento del Piano Irriguo Nazionale, è parsa la decisione più opportuna, e innovativa nella sua semplicità – aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi - L’Italia del fare e del fare bene non deve, però, fermarsi; i consorzi di bonifica sono una risorsa determinante per costruire oggi il paese di domani. I consorzi, con la forza della partecipazione derivante dall’autogoverno e dalla prossimità ai territori sono pronti per nuove e innovative sfide”.