E' il festival dell'ortofrutta, e quest'anno guarda dritto all'Africa. Si chiama Macfrut 2019, in programma alla Fiera di Rimini dall'8 al 10 maggio - con oltre 1.100 espositori (il 25% sono esteri), 1.500 buyer e 60 eventi - mette in vetrina innovazione e tecnologia in agricoltura.

Questa trentaseiesima edizione, presentata oggi, 4 aprile, a Roma nella sede dell'Ice (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane), resta l'unico appuntamento di una delle filiere cardine dell'agroalimentare made in Italy, con 8,4 miliardi di euro di export.
Tutto questo in rappresentanza di undici settori espositivi che rendono Macfrut un unicum nel contesto delle fiere di settore: sementi; novità vegetali e vivaismo; tecnologie di campo; mezzi tecnici; produzione, commercio e distribuzione; biologico; macchinari e tecnologie del post raccolta; materiali e imballaggi di confezionamento; quarta gamma; logistica; servizi.

Tante le novità previste quest'anno: come il Greenhouse technology village per le colture orticole in serra, l'AcquaCampus (uno spazio di 500 metri quadrati per vedere in azione gli impianti di irrigazione tecnologicamente più avanzati), e la riconferma del Tropical fruit congress, con i trend di mercato della frutta tropicale in Europa e i prodotti emergenti (come lime, papaya e passion fruit).

Ci sarà anche un focus dedicato all'uva da tavola, che vede l'Italia piazzarsi al primo posto tra i produttori europei (seguono la Grecia e la Spagna): si tratta della prima edizione del Table grape meeting; con una produzione di circa un milione di tonnellate all'anno, su una superficie di 47mila ettari. Nelle due principali aree di produzione, Puglia e Sicilia, negli ultimi dieci anni è cresciuta di molto la produzione di uva senza semi; tanto che in Puglia arriva al 30-35% della produzione totale. Cuore del focus sarà l'innovazione varietale, partendo dai programmi di sviluppo italiani, passando attraverso le nuove varietà internazionali in produzione nel nostro paese, per arrivare a delineare quali saranno le nuove varietà per i mercati.

Tra i principali partner, la Regione Piemonte che mette in vetrina i suoi prodotti di punta a cominciare dalla mela rossa Igp di Cuneo, presa come simbolo dell'edizione di quest'anno; il gruppo bancario Crédit Agricole, main sponsor e business partner. C'è poi la partnership con l'Africa che scommette sull'ortofrutta per la crescita economica. Saranno presenti duecento aziende provenienti da quattordici paesi: Angola, Benin, Congo, Etiopia, Ghana, Kenya, Mozambico, Namibia, Senegal, Somalia, Sudan, Uganda, Tanzania, Zambia.
L'Africa, infatti, ricopre un ruolo sempre più centrale nel panorama internazionale (economico e demografico), tanto che le previsioni di crescita ne indicano un più 5% del Pil annuale. Ed è in questo contesto che nasce il progetto 'Lab Innova' tra Ice agenzia e Macfrut per sviluppare un 'patto' tra imprese europee e africane, puntando sulla formazione manageriale, l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore agricolo e agroindustriale.

Quest'anno sarà poi la prima volta di Cuba con cinque imprese, Proecuador con otto grandi imprese, lo Stato messicano di Zacatecas con sei imprese; ci sarà una forte partecipazione dall'Est Europa di buyer e produttori (Serbia e Uzbekistan hanno raddoppiato l'area), così come la presenza dei principali importatori del Golfo Persico (Emirati, Bahrein, Qatar), India e Sud Est Asiatico.

A Macfrut si ritrovano le principali organizzazioni del settore ortofrutticolo, dall'Aci (Associazione delle cooperative italiane) a Fruitimprese, da Italia Ortofrutta a Italmercati, da Fedagro mercati a Cso Italy, da Coldiretti ad Anbi. Su tutto svetta l'internazionalizzazione: è "un tema centrale per la crescita del settore ortofrutticolo italiano; un ruolo chiave lo gioca Macfrut nel suo impetuoso sviluppo sul fronte dell'internazionalizzazione con una trentina di missioni di presentazione in tutto il mondo, la presenza di circa il 25% di espositori esteri, l'invito di 1.500 buyer (solo cinque anni fa erano 250) nella collaudata sinergia con Italian trade agency".