Il primo segnale giunge ieri, 3 aprile, dalla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia: nella seduta il cereale pastificabile all'ingrosso torna dopo cinque sedute vissute all'insegna della stabilità con il segno positivo e con una crescita di 3 euro a tonnellata che - secondo l'Osservatorio prezzi - riguarda anche gli slavati e, per la prima volta dal 5 dicembre 2018, il grano biologico.
Mentre Ismea, nelle rilevazioni sul capoluogo della Capitanata ferma al 20 marzo scorso, evidenzia prezzi stabili e di più recente datazione anche sulle piazze di Matera, Palermo e Catania e con uno spread che si conferma elevato a favore delle piazze continentali rispetto a quelle siciliane.
Foggia, prezzi all'ingrosso
A Foggia il grano duro fino nazionale all'ingrosso della mietitura 2018 ha messo a segno ieri la trentaseiesima quotazione di stagione rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall'Osservatorio prezzi, con valori in crescita di 3 euro sulle quotazioni del 27 marzo scorso.E si è così attestato a 242,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 247,00 di prezzo massimo alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%.
Dal 27 febbraio 2019 alla scorsa seduta del 27 marzo i prezzi del fino si erano invece tenuti sui valori di 239 - 244.
Al rialzo di tre punti ieri il prezzo del biologico, che sale a 378 euro sui minimi e 383 sui massimi. Tali valori risultano così superiori ai 375 – 380, rimasti inviolati dal 5 dicembre 2018 fino alla seduta del 27 marzo 2019. Il prezzo del biologico a Foggia dal 4 luglio 2018, data della sua prima quotazione con 360 – 365 euro a tonnellata, ha messo a segno complessivamente sulla mietitura 2018 un rincaro medio di 18 euro a tonnellata.
In aumento anche tutti i grani slavati di tre euro sull'ultima seduta. Il prodotto slavato da 77-78 chilogrammi ogni 100 litri di volume fissa ieri i 230,00 euro sui minimi e 235 sui massimi.
Stessa scena anche nella categoria dei grani duri slavati con peso litrico inferiore a quello del grano duro fino. Il grano duro tra 75 e 76 chilogrammi ogni 100 litri di volume arriva ieri a 220-225 euro.
Il grano con meno di 75 chilogrammi per 100 litri di volume, tocca i 210 euro sui minimi e i 215 euro sui massimi.
Foggia, prezzi all'origine
Ismea ha rilevato, il 20 marzo 2019, i prezzi del grano duro fino all'origine sulla piazza di Foggia alle condizioni di "franco magazzino-partenza" a 237 euro sui valori minimi e 242 euro sui massimi.Prezzi quindi stabili sulle ultime rilevazioni del 13 e del 6 marzo scorsi, che aveva messo in evidenza gli stessi valori del 27 febbraio 2019: in perdita di 8 euro sulla massima quotazione di campagna, 245,00 - 250,00 registratasi tra il 23 e il 30 gennaio 2019.
Matera, prezzi all'origine
A fronte delle rilevazioni Ismea di Foggia, e a quelle di Matera, dove i prezzi in campagna per il grano duro sono anche più alti - 244,00 sui minimi e 248,00 sui massimi rilevati il 1° aprile 2018 e stabili dal 18 marzo; vi sono i prezzi sempre bassi della Sicilia.
Sicilia, prezzi all'origine
Ismea rileva a Palermo il 28 marzo, stabile dal 14 dello stesso mese, il grano duro fino a 215,00 euro sui minimi e 220,00 sui massimi: in media una differenza negativa di 22 euro a tonnellata con le ultime rilevazioni di Foggia e 28 euro a tonnellata con Matera.Ismea rileva a Catania il prezzo all'origine del grano duro fino il 26 marzo, stabile sulla settimana precedente: e agli stessi valori di Palermo di due giorni più tardi e, di conseguenza, stessi differenziali negativi rispetto alle piazze continentali di Foggia e Matera.
Uno spread che non ha spiegazioni sul piano della qualità – si confrontano grani duri pastificabili, quindi con proteine sopra il 12% - ma che trova la sua ragion d'essere nelle dinamiche competitive e commerciali delle aziende, non solo siciliane, ma meridionali.