Non dimentichiamolo mai: è il mercato che ci dà la direzione. Leggendo qualche titolo qua e là vediamo che puntualmente si accendono polemiche che ribadiscono l'italica predisposizione al ragionamento specioso.

Molto praticamente bisogna invece andare per obiettivi.
Per noi l'obiettivo dell'Italia agricola e agroalimentare è quello di sfruttare la propria posizione di leader gastronomico nell'immaginario collettivo mondiale. Punto.

Questo vuol dire produrre alimenti di qualità ed esportarli a prezzi remunerativi per la filiera (tutta). Per fortuna il mercato mondiale ci chiede prodotti di qualità, non commodities. I prodotti di qualità si fanno in luoghi di qualità e qui scatta tutto il discorso che coniuga l'agricoltura, l'ambiente e il turismo ovvero le tecniche di ottenimento di valore per un intero territorio: il famoso marketing territoriale.

E allora l'occasione ci è quindi grata per invitare tutti gli interessati agli "stati generali" del paesaggio rurale e del marketing territoriale che saranno organizzati il prossimo 5 aprile dalla Fondazione Fico assieme e alla Fao, presso la Fabbrica italiana contadina (Fico) di Bologna.

Sarà l'occasione per incontrare un po' di gente con le idee chiare, che ha l'obiettivo di valorizzare il proprio territorio: farlo più ricco e più bello.
Il resto sono chiacchiere.