La commissione Ue apprezza l’esistenza di un Piano per la Xyella fastidiosa in Italia, ma vuole vederlo attuato sul campo in maniera chiara e concreta. Sembra essere questo il senso della dichiarazioni rese ieri dal commissario alla Salute della commissione Ue, Vytenis Andriukaitis, poche ore prima di ricevere ieri a Bruxelles il ministro alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio.
Nella sua visita a Bruxelles il ministro Centinaio ha incontrato i commissari all’Agricoltura Phil Hogan – con il quale ha affrontato il tema del latte ovino in Sardegna – e il commissario alla Salute Andriukaitis, al quale ha riferito degli adeguamenti tecnici approntati dal Governo per la lotta alla Xylella fastidiosa. Ed ha anche annunciato le norme più stringenti sulle eradicazioni, che saranno contenute nel redigendo decreto legge sulle emergenze.
Il ministro, come è noto, ha emanato un proprio decreto ampio e complesso, contenente un Piano d’azione vero e proprio, approvato in via definitiva in Conferenza Stato-Regioni il 13 febbraio scorso, proprio per l’adeguamento tecnico dell’Italia alla lotta al batterio da quarantena.
 

Le dichiarazioni di Andriukaitis

Ieri Andriukaitis ha detto che"bisogna mettere in pratica sul terreno la strategia europea sulla Xylella". Questo perché "è basata sulla scienza, sulle valutazioni dell'Efsa, sull'epidemiologia." Il commissario alla Salute, parlando dell'infezione ha sottolineato come "è arrivato il momento per il governo italiano di agire il più presto possibile, perché la diffusione della Xylella sta avanzando".

Andriukaitis, riferendosi all’azione del governo italiano ha inoltre affermato: "Serve una buona cooperazione con le autorità regionali e locali, agendo insieme come una squadra, non come nel passato, con le autorità locali che prendevano le loro decisioni, le regionali lo stesso e il governo nazionale che era sempre in ritardo".
Infine, il commissario alla Salute, nel definire la situazione "molto pericolosa", ha ricordato che ne avrebbe di lì a poco discusso con il ministro Centinaio, per definire "come agire insieme in maniera corretta". Perché "il tempo sta passando e devono agire adesso".
 

La dichiarazione di Centinaio dopo l'incontro con Andriukaitis

"Al commissario alla Salute Andriukaitis abbiamo presentato tutte le azioni intraprese fino a oggi e il decreto ministeriale sulla Xylella, l’ho rassicurato che la parte attuativa sull’eradicazione entrerà nel decreto legge sulle emergenze sul quale stiamo lavorando in questi giorni, glielo faremo avere sul tavolo appena possibile, e lo abbiamo invitato in Puglia per quando tutto sarà operativo - ha dichiarato il ministro Centinaio a margine dell’incontro - Sulla questione Xylella il governo ha cambiato marcia rispetto al passato, e il sottoscritto vuole mantenere le promesse agli agricoltori pugliesi, ai vivaisti italiani e al commissario”.
 

Coldiretti: "Serve aiuto e maggior rigore anche da Ue"

Prima ancora dell'incontro e delle dichiarazioni rese a margine dal ministro, si era registrata la presa di posizione di Coldiretti Puglia nei confronti della commissione Ue: "Concordiamo su tutta la linea con il commissario alla Salute Andriukaitis, ma le istituzioni devono assumersi ad ogni livello le proprie responsabilità, cambiando radicalmente atteggiamento. Bisogna dire basta alla demagogia perché c'è ancora chi strizza l'occhio in Puglia a quel mondo negazionista e da spy story che ha nuociuto al Salento quasi quanto la malattia stessa", ha dichiarato il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

"Il Piano anti-Xylella del ministro Centinaio non ha trascurato alcun aspetto dell'emergenza, e soprattutto ha tenuto in dovuto conto le gravi difficoltà di aziende agricole e vivai, aggiungendo anche i frantoi, una nostra richiesta pressante – ha sottolineato il presidente Muraglia - ma si è dovuti arrivare a febbraio 2019 per avere una evidenza nazionale sul tema. Servono con urgenza ora gli strumenti applicativi per renderlo realmente operativo. Così come è urgente che parta una seria comunicazione istituzionale".

Nella nota, Coldiretti Puglia ha inoltre ricordato come "I fondi che l'Unione Europea ha destinato a monitoraggi e test di campionamento, 3 milioni di euro per tutto il territorio italiano e per altri 7 patogeni della stessa categoria, sono solo briciole quando monitoraggio e campionamento sono attività cruciali per l'individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione".

Infine, Coldiretti Puglia ha ribadito che, se si è giunti a questa situazione è anche perché "Il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam".