Le avversità spaccano il mondo olivicolo della Puglia. Domani, 12 febbraio, dalle 9:30 dinanzi piazza Montecitorio, si terrà la manifestazione indetta da Coldiretti Puglia con il presidente nazionale Ettore Prandini. Il 14 febbraio, invece, arriveranno a Roma da tutta Italia i cortei di protesta dei Gilet arancioni.
Identiche le motivazioni che spingono a manifestare: il Governo non riesce a trovare i soldi necessari a rifondere i danni patiti dagli olivicoltori con le gelate di febbraio-marzo 2018 e le soluzioni fino ad ora proposte, pur accordando la deroga al sistema assicurativo nazionale, non sciolgono il nodo risorse. Risorse che di fatto non ci sono per una avversità che da sola è costata agli olivicoltori della Puglia oltre 160 milioni di euro. I manifestanti chiederanno anche nuovi interventi per la Xylella fastidiosa e lo sblocco dei 70 milioni di euro per la rigenerazione dell'agricoltura nel Salento.


Coldiretti, domani si manifesta a Montecitorio

"Ci stiamo confrontando con i parlamentari di tutti gli schieramenti circa i provvedimenti urgenti per il settore olivicolo sul tavolo della discussione. Nel 2018 la Puglia ha perso 317 milioni di euro di produzione lorda vendibile del settore oleario e oltre 1 milione di giornate risultano azzerate per colpa delle gelate, per cui l'unico strumento regionale già pronto è andato in fumo, mentre sulla Xylella c'è stato un ulteriore inutile rinvio del Piano perché ritirato dall'assessore regionale, quando la discussione sarebbe già iniziata il 24 gennaio in Conferenza Stato-Regioni. Di tempo ne è stato perso tanto e oggi vanno date risposte concrete al mondo olivicolo", tuona il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia.

Per Coldiretti non c'è più tempo da perdere, di fronte agli insopportabili ritardi ed ai rimpalli di responsabilità nell'affrontare la drammatica emergenza dei danni provocati dal gelo e dalla Xylella che avanza inarrestabile distruggendo milioni di ulivi, gli agricoltori sono costretti a lasciare le proprie aziende per salvare l'economia ed il lavoro di interi territori. Si tratta di difendere il prodotto simbolo della dieta mediterranea di fronte ad una crisi storica che va affrontata responsabilmente con interventi a livello regionale e nazionale per garantire un futuro ad un settore strategico per il made in Italy che vede impegnate oltre 400mila aziende agricole.


Gilet arancioni, Coldiretti divide il mondo agricolo

"Coldiretti ha perso l'ennesima occasione per rafforzare il mondo agricolo, affrettandosi nelle ultime ore ad organizzare un sit in a Roma due giorni prima della grande manifestazione degli agricoltori del 14 febbraio, convocata da almeno venti giorni. Ci saremmo tolti anche i gilet pur di marciare compatti, glielo avevamo detto anche nei colloqui cordiali privati di questi giorni, ma alcuni di loro, i soliti funzionari, hanno preferito rimarcare questa divisione. Una divisione che gli agricoltori continuano a non capire", così Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei Gilet arancioni.

Secondo il portavoce dei Gilet arancioni è "una divisione che danneggia tutti perché ci fa perdere credibilità agli occhi del Governo e degli stessi parlamentari di maggioranza e opposizione. Una divisione che ha accecato i dirigenti Coldiretti, tanto da portarli ad annunciare, ad esempio, di essere pronta a raccogliere domande per un bando da 1 milione di euro che la Regione Puglia non ha mai emanato, o a dare il via libera ad un piano Xylella che non aveva un solo intervento a favore delle aziende e dei frantoi colpiti dal batterio".