L'inizio dell'anno è tempo di oroscopi, pronostici e almanacchi, e anche noi diamo una sbirciata alla sfera di cristallo.
Secondo gli analisti di mercato il trend per le quotazioni del grano nel 2019 dovrebbe essere in rialzo. Nel 2018 si è infatti verificato un leggero calo di produzione accoppiato a una netta riduzione (-25%) degli stock giacenti nei paesi esportatori.

Le previsioni Usda per la stagione 2018-2019 parlano di 5,10 dollari a bushel (contro i 4,6 USD del 2017-2018), previsione che per ora appare azzeccata: in effetti a Chicago il mercato ha riaperto a 5,19 dollari.

La tendenza dovrebbe continuare perlomeno fino a giugno/luglio. Le previsioni riguardanti i seminativi sono invece in aumento e il potenziale aumento dell'offerta potrebbe poi causare uno "sgonfiamento" del mercato.
Per il mais si prevede una certa tendenza al ribasso vista la forte pressione causata dalle produzioni statunitensi e ucraine, a cui si somma una stima in incremento per le semine mondiali del 2019.

Più difficile prevedere il mercato della soia, legato come noto alle ubbie di Trump e del suo corrispondente cinese.

In molti prevedono tuttavia una tendenza al calo delle quotazioni: le riduzioni delle semine negli Usa sarebbero più che compensate dai paesi Sud americani (nella logica del: piatto ricco, mi ci ficco).

E adesso ci togliamo il turbante da indovino: dalla prossima settimana torniamo alla cronaca.