Il mercato del grano duro fino nazionale all'ingrosso in Puglia nella seconda settimana del mese di dicembre conferma i prezzi del 5 dicembre scorso e mette fine alla fuga al rialzo. Infatti il 12 dicembre 2018 i prezzi rilevati dall'Osservatorio prezzi della Camera di commercio di Foggia sulla Borsa merci sono gli stessi della settimana precedente e per tutti i grani duri: dal fino al biologico, fino agli slavati. Resta confermato il rialzo complessivo di 11 euro tra il valore registrato il 7 novembre e quello messo a segno il 5 dicembre scorso.

Intanto, la prima settimana del mese di dicembre vede il mercato pugliese all'origine perseverare e superare nell'inseguimento le quotazioni all'ingrosso, incrementando i valori di altri 5 euro alla tonnellata. In questa fase, sia il mercato all'ingrosso che quello all'origine su Foggia hanno valori superiori ad un anno fa, e il differenziale di prezzo tra i due mercati è di 2 euro/tonnellata a favore del mercato all'origine su quello all'ingrosso. Non solo: i prezzi all'origine a Foggia sono ora i più alti rilevati nella mietitura 2018 e uguali ai massimi della mietitura 2017: quando il grano duro fino nelle ultime due settimane di agosto toccò i 230-235 euro/tonnellata.

I prezzi sono ancora influenzati dall'incertezza sulle date di semina in vasti areali del Sud, interessati ancora da piogge e difficoltà dei mezzi agricoli a svolgere le operazioni necessarie in campo.

Alla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia i valori del grano duro fino nazionale all'ingrosso hanno confermato ieri – 12 dicembre 2018 – i 228,00 euro alla tonnellata sui minimi e i 233,00 euro sui massimi del 5 dicembre, 6 euro in più di un anno fa, il 13 dicembre 2017. Tali valori determinano lo stop del trend rialzista che aveva fatto capolino già il 14 novembre, e che aveva interrotto la stabilità andata avanti per quattro sedute consecutive: dal 17 ottobre 2018 al 7 novembre scorso.

Ismea il 5 dicembre 2018 ha rilevato sulla piazza di Foggia i prezzi all'origine per il grano duro fino a 230,00 euro alla tonnellata sui minimi 235,00 sui massimi, ben 15 euro in più di quel 215-220 registrato dall'Istituto il 14 novembre scorso, quando si interrompeva una fase di stabilità iniziata il 10 ottobre 2018 e protrattasi fino al 7 novembre scorso, data dalla quale il cereale è in definitiva aumentato di ben 20 euro/tonnellata: quasi il 9,30% in più. I prezzi del 5 dicembre scorso sono superiori di 15 euro alla tonnellata rispetto a quelli rilevati dall'Istituto un anno fa: il 6 dicembre 2017. Tra il 14 novembre e il 5 dicembre 2018 i prezzi all'origine sono quindi aumentati di ben 20 euro alla tonnellata rispetto alle quotazioni del 7 novembre.
    

Prezzi all'ingrosso

Il grano duro biologico, fissato per la prima volta alla Borsa merci di Foggia il 4 luglio 2018 a 360-365 euro alla tonnellata, valore replicato per ben diciassette sedute consecutive, conferma ieri - nella ventunesima rilevazione dell'Osservatorio prezzi - il valore di 375 euro sui minimi 380 euro sui massimi, pari a quella della settimana precedente e si tiene 15 euro sopra la quotazione del 14 novembre, ultima della fase di stabilità iniziata ai primi di luglio.

A Foggia il grano duro fino nazionale all'ingrosso della nuova mietitura ha messo a segno ieri la ventiduesima quotazione di stagione rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall'Osservatorio prezzi: 228,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 233,00 di prezzo massimo alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%. Si tratta degli stessi valori superiori del 5 dicembre, maggiori di 11 euro sulle sedute del 7 novembre 2018 e del 31, 24, 17 e 10 ottobre scorsi, settimane nelle quali si era sempre replicata la medesima quotazione di 217-222.

La quotazione di ieri risulta superiore a quella del 23 maggio scorso di 28 euro alla tonnellata. Il prezzo di ieri risulta superiore a quello dello stesso periodo della passata campagna commerciale di 6 euro, poiché il 6 dicembre 2017 il grano duro fino a Foggia risultò quotato a 222-227 euro alla tonnellata.

Le quotazioni dei grani duri slavati ieri sono tutte stabili rispetto alla seduta del 5 dicembre, sia nei valori minimi che nei massimi. Il prodotto slavato da 77-78 chilogrammi ogni 100 litri di volume è stato fissato ieri a 216 euro sui minimi e 221 sui massimi. Stessa scena anche nella categoria dei grani duri slavati con peso litrico inferiore a quello del grano duro fino. Il grano duro tra 75 e 76 chilogrammi ogni 100 litri di volume pure risente del medesimo aumento e si attesta ieri a 206-211 euro. Il grano con meno di 75 chilogrammi per 100 litri di volume, si porta a 196 euro sui minimi, e 201 euro sui massimi.
 

Prezzi all'origine

Ismea ha rilevato il 5 dicembre 2018 i prezzi del grano duro fino sulla piazza di Foggia alle condizioni di "franco magazzino-partenza" a 230 euro sui valori minimi e 235 euro sui massimi, in rialzo di 5 euro sulle rilevazioni del 28 novembre e con un incremento di 20 euro su quelle del 7 novembre e su quelle del 10, 17, 24 e 31 ottobre, che erano state pari a 210-215 euro/tonnellata.

I prezzi del 5 dicembre sono i più alti di questa mietitura 2018 rilevati a Foggia, poiché superiori di 5 euro ai valori rilevati dallo stesso Istituto il 19 settembre, quando il grano duro fino si attestò a 225-230 euro, prima dell'inizio della fase di calo da 15 euro intervenuta tra quella data e il successivo 10 ottobre.

I valori del 5 dicembre scorso si rivelano in ogni caso maggiori di 30 euro a tonnellata rispetto al 20 giugno, quando i prezzi all'origine rilevati dall'istituto erano pari a 200,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 205,00 sui massimi. Rispetto al 6 dicembre 2017, quando Ismea rilevava su Foggia il cereale pastificabile a 215-220 euro a tonnellata, i prezzi del 5 dicembre scorso risultano in crescita di 15 euro.