Il 2018 è stato un anno nero per l'agricoltura pugliese - martellata dai danni dovuti al maltempo e all'avanzare della Xylella fastidiosa. E le organizzazioni agricole Cia, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative, Agci, il 10 dicembre a Bari, hanno manifestato per il ritardo della declaratoria di stato di calamità per gli eventi dello scorso aprile. 
Questo il motivo principale della protesta, cui è seguita una riunione aperta alle forze politiche.

Gli agricoltori hanno chiesto i ristori per i danni provocati dalle gelate, e novità sull'emergenza Xylella e la gestione delle misure del Programma di sviluppo rurale, chiedendo risposte precise e urgenti su questi temi. Una delegazione dei manifestanti è stata poi ricevuta in Consiglio regionale a Bari.

La Giunta regionale della Puglia, aveva già fatto richiesta al ministero per le Politiche agricole di una dichiarazione di stato di calamità in deroga, al fine di indennizzare anche i danni a colture, circa 200 milioni di euro, pari ad indennizzi erogabili per 160 milioni, in via straordinaria, data l'eccezionalità dell'evento, e che aveva sopratutto colpito gli olivicoltori. Ma si tratta di una procedura lunga, come già evidenziato da AgroNotizie.

"Stiamo lavorando tutti per dare un futuro all'agricoltura pugliese: Regione, Governo e Europa. Io sono ottimista, lo dobbiamo alla nostra gente. Lo dobbiamo ai nostri agricoltori. Lo dobbiamo alla Puglia e all'Italia". Con questo tweet, anche il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, è intervenuto ieri in risposta alla protesta che Cia Agricoltori Italiani Puglia, Confagricoltura e Alleanza della Cooperative hanno portato fin dentro il Consiglio regionale.

Dopo le rassicurazioni di Centinaio, sono poi arrivate quelle del viceministro Franco Manzato che ha segnalato l'impegno del governo nazionale a portare a termine la declaratoria che permetterà il ristoro dei danni causati dal gelo all'olivicoltura pugliese.
Ieri alle 15,30, per il tramite dell'assessore Leonardo Di Gioia, i rappresentanti di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative e Agci – dopo la protesta avviata dalla mattina e un primo incontro con i capigruppo in Consiglio regionale – sono stati contattati telefonicamente dal viceministro Franco Manzato, che si è espresso in tal senso.

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, fuori sede per altri impegni istituzionali, ha voluto dialogare telefonicamente con la delegazione composta dalle organizzazioni agricole entrata in Consiglio regionale per rappresentare la rabbia degli agricoltori pugliesi fortemente danneggiati dalle gelate di inizio anno, dalla Xylella e da un Psr in forte ritardo.

Nel sottolineare sia la necessità di un intervento straordiario e urgente per la Xylella sia l'eccezionalità dell'evento e la motivazione della richiesta di pagamento in deroga degli indennizzi su colture, il presidente Emiliano ha assicurato il proprio impegno per convincere il governo nazionale che: "quanto accaduto non è un fatto politico, ma una catastrofe di sistema che se non viene bloccata rischia di mettere in ginocchio non solo la Puglia ma l'Italia dal punto di vista olivicolo".

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha espresso infine solidarietà alla delegazione e ha ringraziato per il forte impulso che la manifestazione di ieri ha dato all'impegno della Regione Puglia. La protesta è motivata dall'esigenza di dare una svolta, con una mobilitazione che resta vigile, attiva, fino a quando non si vedranno risultati concreti, atti e impegni fissati da parte di tutti gli attori istituzionali di ogni livello.