I terreni agricoli hanno registrato la crescita record delle compravendite dell'8,32% nel primo semestre del 2018 con 57.284 operazioni, un dato superiore di più di quattro volte i 13.624 atti di acquisto che hanno riguardato i terreni edificabili nello stesso periodo. Lo rende noto l'analisi di Coldiretti sul nuovo Rapporto dati statistici notarili; il buon andamento delle aree agricole si ritrova anche nelle donazioni che aumentano del 2,1%.

Un segnale positivo secondo Coldiretti, confermato anche dall'aumento del prezzo della terra che in Italia è tornato ad aumentare nel 2017 e ha superato i 20mila euro per ettaro, anche se con una forte differenziazione territoriale con il Nordest dove si registrano valori sopra i 40mila euro/ettaro e il Mezzogiorno dove si scende in media tra 8-13mila euro/ettaro, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Crea.

Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha sottolineato: "Un dato che evidenzia la rinnovata attrattività della campagna che andrebbe incentivata anche agevolando gli operatori del settore primario delle aree montane, a partire dalla defiscalizzazione dell'Iva in manovra per tutto il comparto zootecnico, per favorire il presidio del territorio e prevenire il dissesto idrogeologico. La disponibilità del settore a partecipare al programma di privatizzazioni paventato dal Governo anche su proprietà agricole in mano al settore pubblico per un controvalore di 10 miliardi di euro".

La misura, secondo Coldiretti, è importante anche per superare il principale ostacolo all'ingresso nel settore di giovani per molti dei quali l'agricoltura è diventata un comparto capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, sia per chi vuole investire alla guida delle imprese sia per chi vuole trovare una opportunità di lavoro.

Nelle campagne sono 55mila le imprese agricole italiane condotte da under 35 che, sostiene Coldiretti, hanno rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70 per cento delle imprese giovani opera in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l'agricoltura sociale per l'inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l'agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

La vera novità rispetto al passato, conclude Coldiretti è che oltre a chi fa dell'agricoltura una scelta di vita, e al numero crescente di quanti hanno scelto di raccogliere il testimone dei genitori, ci sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna.