Ci sono rilevanti novità in arrivo per il comparto agrumi.
Il 5 novembre 2018 al ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo si è tenuta la prima riunione della filiera agrumicola, convocata dal sottosegretario Alessandra Pesce.

"Le esigenze segnalate da parte della filiera sono state quelle della realizzazione del catasto agrumicolo nazionale, della riconversione varietale accompagnata dalla ricerca, del rafforzamento dei contratti di filiera, di azioni di promozione e informazione dei consumatori, di attenzione agli scambi commerciali nel rispetto delle reciprocità delle regole produttive" si legge in una nota del ministero.
Di particolare importanza la riconversione varietale, decisiva per dare una svolta positiva nella lotta all'infezione di Tristeza virus.

"Lavoriamo a un decreto attuativo per l'utilizzo del Fondo agrumi da 10 milioni di euro per gli anni 2018-2020" ha dichiarato il sottosegretario Pesce che ha partecipato alla riunione.
"Le azioni nel decreto dovranno dare risposte concrete agli operatori del settore. Questo lavoro è propedeutico alla messa a punto di un piano agrumicolo in un comparto produttivo d'eccellenza per il nostro Mezzogiorno".

Nella stessa giornata, con un post pubblicato sul blog del Movimento 5 stelle, il vicepremier e ministro per lo sviluppo economico, Luigi Di Maio, scrive: "Sono contento di dirvi che abbiamo raggiunto l'intesa affinché si possano esportare gli agrumi siciliani in Cina per via aerea".
Agrumi italiani in generale, precisa subito Di Maio: "Non solo dalla Sicilia".


La soddisfazione di Agrinsieme per il tavolo agrumicolo al Mipaaft

Il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, esprime soddisfazione per gli esiti del tavolo ministeriale sugli agrumi. In particolare ha apprezzato la disponibilità manifestata dal dicastero nel recepire le istanze degli operatori e rendere disponibili i 10 milioni di euro a sostegno dello sviluppo del comparto agrumicolo stanziati dalla legge di Bilancio 2017.

"È necessario accelerare l'adozione del decreto attuativo per poter utilizzare le risorse del fondo agrumicolo; occorre adottare il provvedimento entro la fine del 2018 e su questo punto abbiamo apprezzato l'impegno preciso del sottosegretario Pesce. Concordiamo – sottolinea Agrinsieme – con le priorità delineate per rilanciare il settore ovvero:
  • il rafforzamento dei controlli fitosanitari sulle importazioni provenienti dai Paesi Terzi, nonché sull'origine degli stessi;
  • una maggiore attenzione alle problematiche connesse agli scambi commerciali e all'apertura dei mercati;
  • la costituzione di un catasto agrumicolo;
  • la ristrutturazione del comparto attraverso il coinvolgimento della filiera;
  • il rinnovamento varietale e il trasferimento dell'innovazione;
  • la predisposizione di una attività di comunicazione e promozione istituzionale per incentivare il consumo di agrumi italiani".

"Nel medio e nel lungo periodo si lavorerà per strutturare un piano agrumicolo di settore pluriennale, che possa costituire un punto di riferimento per l'organizzazione del comparto, sia in termini di produzione che di commercializzazione e internazionalizzazione", prosegue il coordinamento, dando conto degli esiti della riunione.

"A quest'ultimo proposito non possiamo che accogliere con soddisfazione l'intesa annunciata dal Governo, grazie alla quale gli agrumi italiani potranno essere esportati per via aerea, e non solo per nave, dando così un maggiore impulso allo sviluppo dell'export nazionale" sottolinea infine Agrinsieme.


Distretto agrumi Sicilia "Cina più vicina"

"L'opportunità di portare in Cina le arance siciliane già a febbraio, in occasione del Capodanno cinese, adesso è molto più vicina. La notizia, data da Di Maio, è un traguardo che ci apre scenari nuovi". È quanto afferma il presidente del Distretto agrumi di Sicilia, Federica Argentati.

"Il Governo italiano, in questo caso tramite il ministero alle Attività Produttive aggiunge Argentati - ha dimostrato un gradito apprezzamento per il ruolo di pungolo svolto in questi anni dal Distretto agrumi di Sicilia e ha dimostrato un'attenzione concreta a tutto il comparto agrumicolo, dando corso con coerenza alle sollecitazioni ricevute a Catania, lo scorso luglio, in occasione dell'incontro con la filiera agrumicola siciliana".

"La filiera agrumicola – continua il presidente - con il supporto delle istituzioni regionali e nazionali in alcuni casi si è già uniformata alle rigide procedure imposte dal protocollo Italia-Cina per consentire l'export di agrumi nella Repubblica popolare cinese. Ma questo impegno sino ad ora era reso vano dall'unica modalità di trasporto consentita, via nave, troppo lungo e non confacente alla corretta conservazione del prodotto fresco. La possibilità di poter inviare le arance in Cina via aereo, con la pratica del cold treatment a terra, rende adesso possibile l'effettivo export dei nostri agrumi verso il mercato cinese".


Consorzio tutela Arancia rossa di Sicilia: "Aziende pronte a sbarcare in Cina"

"Siamo sodisfatti dei risultati dell'incontro sull'agrumicoltura tenutosi al Mipaaft e lo siamo anche per l'attenzione riservata dal ministero e dal governo al tema delle esportazioni", lo afferma il presidente del Consorzio di tutela arancia rossa di Sicilia Igp, Giovanni Selvaggi.

"L'intesa con il governo cinese sullo sblocco delle esportazioni per via aerea, annunciata da Di Maio è una buona notizia per il consorzio e per i suoi soci che in questi anni hanno lavorato alacremente sull'export".

Sul tavolo di filiera agrumicola, tenutosi al Mipaaft, Selvaggi commenta: "La disponibilità del ministero a rendere disponibili in tempi brevi i 10 milioni di euro a sostegno dello sviluppo del comparto agrumicolo stanziati dalla legge di Bilancio 2017 è un segnale importante verso il nostro comparto" .
E aggiunge: "Un segnale cui dovrà seguire un impegno preciso e tempestivo per attuare le priorità del settore".