Il decreto fiscale sembra dare una mano agli allevatori ancora alle prese con le multe latte. Vantaggi però solo per pochi.

Preoccupa l'avvicinarsi dell'appuntamento con la fattura elettronica e c'è chi chiede un rinvio.

No di Bruxelles agli interventi chiesti dall'Italia per risolvere la crisi del settore saccarifero.

Nuovo allarme per il riso italiano dopo la decisione delle autorità comunitarie di aprire alle importazioni agevolate dal Vietnam.

Fra gli argomenti al centro del Forum Coldiretti che si è svolto a Cernobbio le frodi agroalimentari e la leva fiscale per favorire il ricambio generazionale.

Non si ferma l'invasione delle cimici asiatiche e si propone di importare l'antagonista naturale di questo insetto, la vespa samurai.

Le stalle sono alle prese con le ricorrenti difficoltà del mercato lattiero caseario. Buone notizie per la carne, rivalutata dagli scienziati come cibo salutare.

La tecnologia della blockchain, già sperimentata per gestire i bitcoin, si affaccia sul mondo agroalimentare. Ma per il momento a guidare l'innovazione è solo la grande distribuzione.

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Il fisco e le quote latte

E' un periodo di intensa attività legislativa, in parte connessa alle scadenze di fine anno, con la discussa manovra economica in primo piano e il suo corredo di decisioni sul piano fiscale.
Così “Il Mattino” del 23 ottobre e in seguito la "Libertà" del 25 ottobre, si occupano del decreto fiscale, nelle cui pieghe si cela un possibile "condono" delle quote latte, argomento che si può approfondire anche su AgroNotizie.

In tema di imposizione fiscale la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 22 ottobre ricorda che in Puglia gli agricoltori potranno usufruire di un aumento delle quote esenti dalle accise sul gasolio agricolo.

Il “Quotidiano del Sud” del 22 ottobre chiede un rinvio della fatturazione elettronica, che dovrebbe prendere il via con il 2019.
Troppe, si legge, le aziende agricole ancora in difficoltà nell'avere un collegamento veloce alla rete.
 

Soldi, zucchero e riso

Nulla a che vedere con questi argomenti l'articolo pubblicato il 19 ottobre da “Italia Oggi” a proposito dell'anticipo sui pagamenti dei fondi Pac, che riguarderà il 70% del totale.

Da Bruxelles arriva però il no agli interventi per lo zucchero italiano. Se ne parla su “La Stampa” del 21 ottobre, che stempera la delusione per il mancato accoglimento delle proposte italiane con l'anticipazione del piano di "riserva" che l'Italia è pronta a mettere in atto.

Altro fronte di preoccupazione per le politiche comunitarie riguarda il riso, dopo la decisione europea di aprire un nuovo contingente di importazioni agevolate provenienti dal Vietnam.
A farne le spese, scrive “Il Giorno” del 20 ottobre, sarà in particolare il riso lombardo.
 

Ancora frodi

Preoccupano le importazioni a dazio zero, ma non meno quelle che si prestano a reati e frodi.
E' il caso delle mele provenienti dalla Romania e immesse sul mercato come italiane e per di più definite biologiche.

A denunciare questi episodi è il “Mattino di Padova” del 23 ottobre, mentre “Repubblica” del 22 ottobre ospita un servizio sull'aumento delle frodi online, che propongono merci contraffatte, con un danno al vero made in Italy stimato in dieci miliardi di euro.
 

Pratiche sleali

C'è poi il grande capitolo delle pratiche sleali, che nelle diverse fasi commerciali vede in situazione di debolezza l'agricoltura, un problema al quale il Parlamento europeo cerca di porre rimedio.
Una svolta sembrava vicina, ma da “Italia Oggi” del 24 ottobre si apprende che la normativa europea potrebbe subire un ritardo, passando alla prossima legislatura.

Ancora nello stesso giorno “Italia Oggi” pubblica un confronto fra Italia e Spagna delle attività della Autorità per la concorrenza.
I numeri sono impietosi, mentre in Italia ci si ferma a tre ispezioni, in Spagna se ne contano 1.245.
 

Il Forum

A differenza delle precedenti edizioni, sempre molto seguite dai media, l'edizione 2018 del Forum Coldiretti, in scena a Cernobbio dal 19 al 20 ottobre scorsi, non ha avuto grande enfasi sulla stampa.
Se ne legge un resoconto su “Il Giorno” del 19 ottobre, che si sofferma in particolare sulle frodi nel comparto agroalimentare.

Il giorno seguente torna sull'argomento delle frodi “Il Sole 24 Ore”, mentre “Avvenire” punta l'attenzione sul cambio generazionale in agricoltura, che dovrebbe essere favorito, come sostenuto nei dibattiti ascoltati al Forum, da una decontribuzione fiscale che agevoli questo passaggio, non sempre agevole.
 

Chi fermerà le cimici

Nei campi continua l'invasione delle cimici asiatiche che nel veronese, come denuncia “L'Arena” del 19 ottobre, provocano danni per circa 90 milioni di euro.
Non va meglio a Rovigo, la cui situazione è descritta nello stesso giorno da “Il Resto del Carlino”.
Anche la canapa deve fare i conti con questo insetto "alieno". Un terzo della produzione, scrive “Il Mattino di Padova” del 21 ottobre, si è persa proprio a causa degli attacchi di cimice asiatica.

Per contrastare la diffusione di questo insetto La Repubblica” del 20 ottobre propone di importare dal Giappone la vespa samurai, uno degli insetti antagonisti della cimice asiatica.

Riguardano invece la lotta alle malattie fungine dei vitigni gli studi condotti dall'Università di Udine.
Se ne parla su “Italia Oggi” del 24 ottobre per anticipare i risultati di una ricerca per la messa a punto di vitigni di Pinot nero capaci di offrire maggiore resistenza agli attacchi fungini.

Torna sulle pagine dei giornali il tema Xylella dopo la decisione della Regione Puglia di intervenire con decisione nei confronti degli olivicoltori troppo lenti nell'applicare le misure di contrasto.
Come si può leggere sul "Corriere del Mezzogiorno" del 25 ottobre, i trattamenti e le estirpazioni saranno eseguite dalla regione per il tramite dell'Arif, l'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali.
 

Il latte e la carne

Il prezzo del latte, scrive “Il Corriere del Veneto” del 19 ottobre, non accenna a riprendersi e molte stalle sono a rischio sopravvivenza, tanto che nel solo bellunese oltre la metà ha dovuto arrendersi e chiudere l'attività.
Una situazione difficile, confermata nello stesso giorno dal “Gazzettino”, che denuncia l'impossibilità per molte aziende di continuare l'attività.

Per gli allevamenti da carne c'è invece una notizia positiva, che potrebbe favorire la tenuta delle quotazioni. Ne parla “Libero” del 20 ottobre commentando l'accordo fra una multinazionale del fast food e le organizzazioni agricole per utilizzare carne al 100% italiana.

Ancora su "Libero", del 23 ottobre in questo caso, si torna a parlare di carne con le conclusioni dei ricercatori dell'Università di Oxford, dai cui studi emerge che un consumo regolare di carne ha effetti positivi sulla salute dell'uomo.
 

Una blockchain per l'agroalimentare

Non mancano infine i commenti sull'ingresso delle nuove tecnologie.
Se ne parla sul “Corriere Fiorentino” del 22 ottobre a proposito delle innovazioni proposte per l'irrigazione avvalendosi di droni, Gps e tablet.
Le opportunità sono molte, ma ad impiegarle è al momento solo una minoranza degli addetti.

Chi invece non si lascia sfuggire i vantaggi delle innovazioni sono le grandi catene commerciali.
E' il caso di Carrefour, che ha deciso, come spiega “QN” del 22 ottobre, di utilizzare le tecnologie della blockchain (quella utilizzata per i bitcoin) per tracciare e garantire i prodotti commercializzati.

Fra le novità merita un cenno il "naso elettronico" che sarebbe in grado di distinguere il grado di stagionatura di un formaggio. Se ne parla il 24 ottobre su “Italia Oggi”.

Questo articolo fa parte delle collezioni: