Emergenza Xylella fastidiosa per gli olivi di Puglia: il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha inviato il 16 ottobre 2018 una lettera al ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, chiedendo "di aumentare significativamente lo stanziamento previsto nella Legge di stabilità 2018" per i contratti di distretto per i territori danneggiati dal batterio. Oggi, gli europarlamentari Paolo De Castro e Raffaele Fitto, con una nota diffusa alla stampa, ricordano al ministro delle Politiche agricole e al presidente della Regione Puglia l'impegno perché concretizzino il piano di aiuti da 100 milioni di euro per il Salento, la zona infetta, che ha già il beneplacito informale di Bruxelles, grazie ai sì pronunciati da Phil Hogan, commissario all'Agricoltura, e da Vytenis Andriukaitis, commissario alla Salute.
 

L'appello di Emiliano sui contratti di distretto

Sui contratti di distretto sono attualmente appostati 5 milioni di euro nel triennio 2018-2020: un milione per l'anno 2018, 2 milioni per l'anno 2019 e 2 milioni per l'anno 2020, come previsto dal comma 126 dell'articolo 1 della legge di bilancio dello Stato, approvata il 23 dicembre 2017 in via definitiva dal Senato della Repubblica.

"Come le ho più volte detto - scrive Emiliano - su impulso della Regione Puglia e con il contributo essenziale di alcuni parlamentari pugliesi, la legge di stabilità 2018 ha previsto la realizzazione di programmi di rigenerazione dell'agricoltura nei territori colpiti dalla Xylella, stanziando 5 milioni di euro nel triennio 2018-2020 da destinare al finanziamento di contratti di distretto per i territori danneggiati dal batterio".

Secondo il presidente della Regione "lo strumento del contratto di distretto appare straordinariamente utile e tempestivo per raccogliere, intorno ad una progettualità imprenditoriale, le principali aziende del settore olivicolo colpite dal batterio".

"Tuttavia - continua Emiliano - le risorse appostate dalla finanziaria appaiono chiaramente insufficienti a finanziare le attività per il conseguimento dell'obiettivo di rigenerazione agricola nel Salento".

Nella lettera il presidente ha allegato una nota giuntagli dal Distretto agroalimentare di qualità jonico-salentino che riassume in maniera chiara le opportunità rappresentate dai contratti di distretto e le preoccupazioni per la reale incisività della misura, stante la scarsità di dotazione finanziaria.

"Sarebbe quanto mai opportuno - conclude Emiliano - aumentare significativamente lo stanziamento previsto nella legge di stabilità 2018 con contestuale rimodulazione del piano dei conti triennale, anticipando al 2019 la disponibilità prevista per il triennio. Compatibilmente con le proprie possibilità e con i vincoli di natura programmatoria, la Regione Puglia proverà ad integrare con ulteriori risorse la misura in favore delle attività oggetto dei contratti di distretto".
 

L'appello di De Castro e Fitto

De Castro e Fitto, invece, chiedono di poter concretizzare quanto predisposto l'estate scorsa. Un piano straordinario da 100 milioni di euro, con denari di Piano di sviluppo rurale nazionale, delle regioni e fondi aggiuntivi di Bruxelles.

"Sono passati ormai più di quattro mesi dal nostro incontro a Bruxelles con il commissario Ue, Andriukaitis, e tre mesi dal nostro giro di incontri istituzionali e con le organizzazione di categoria, culminato con la presentazione della nostra proposta lo scorso luglio presso la Provincia di Lecce, ma ancora ad oggi non abbiamo notizie di un piano per contrastare l'emergenza Xylella, nonostante le rassicurazioni del ministro Centinaio e del presidente Emiliano" scrivono in una nota diffusa alla stampa oggi gli europarlamentari Paolo De Castro e Raffaele Fitto.

"Nell'incontro in Prefettura, lo scorso luglio, a Lecce vi era stato l'impegno da parte del ministro delle Politiche agricole e del presidente della Regione Puglia, anche sulla base del nostro lavoro fatto qui a Bruxelles, di accelerare ed arrivare ad una soluzione per gli olivicoltori salentini, ma allo stato attuale ad andare a velocità elevata è sola la diffusione del batterio nel territorio pugliese" aggiungono.

"Da parte nostra continueremo a garantire il massimo impegno e la massima collaborazione - concludono gli europarlamentari -. Noi non siamo affezionati alla nostra proposta, che tuttavia riteniamo sia l'unica praticabile in tempi brevi e con risorse adeguate, ma chiediamo che si passi dalle parole ai fatti con un'iniziativa concreta: gli agricoltori pugliesi hanno voglia di ricominciare".