L'ondata di maltempo proveniente dalla penisola iberica che lo scorso 10 ottobre 2018 ha colpito la Sardegna meridionale ha fatto molti danni anche nelle campagne. Da ieri non si hanno notizie di un pastore che nel pomeriggio del 10 stava portando in salvo le pecore nelle campagne di Muravera.

Il presidente della Regione autonoma della Sardegna, Francesco Pigliaru, in visita il 10 ottobre alle zone colpite dall'evento calamitoso ha detto tra l'altro: "Adesso pensiamo a porre riparo ai danni: siamo pronti a intervenire subito anche con risorse regionali, se necessario, proponendo un intervento con l'assestamento di bilancio in discussione in questi giorni".

Dall'assessorato all'Agricoltura fanno sapere che è in atto un costante monitoraggio della viabilità rurale.
"Si punta in queste ore a ritrovare il disperso, raggiungere le aziende agricole e zootecniche rimaste isolate e a riportarle in sicurezza, con l'ausilio delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle articolazioni delle agenzie della Regione Sardegna sul territorio con le quali siamo in costante contatto e coordinamento anche al fine di stabilire e mantenere il necessario collegamento sul territorio con le imprese e le associazioni imprenditoriali agricole".

"Per una stima dei danni è ancora presto - fanno sapere dall'assessorato Agricoltura - vi sono al momento ben altre emergenze, si procederà come per legge per gli accertamenti di rito, non appena le condizioni sul terreno lo consentiranno in stretta collaborazione con l'agenzia Argea e i sindaci dei comuni colpiti".

"Siamo in piena allerta - commenta il presidente di Coldiretti Cagliari, Giorgio DemurtasLe piogge ininterrotte del 10 ottobre hanno creato non pochi problemi agli allevatori e alle aziende agricole. Nelle prossime ore avremo un quadro più preciso delle perdite e delle conseguenze di questa perturbazione. Chiediamo sin da ora un pronto intervento alla Regione affinché da una parte si sostengano le aziende nell'emergenza e dall'altra si istituisca una task force per fare una ricognizione dei danni immediata e poter successivamente intervenire con degli aiuti concreti".

Intanto "Strade, campi, vigneti, agrumeti e agriturismi - secondo quanto riferisce Coldiretti Sardegna in una nota diffusa alla stampa ieri - sono allagati, ovili isolati e qualche animale è morto. L'ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna meridionale ha lasciato pesanti strascichi nel mondo delle campagna. E da ieri gli imprenditori agricoli hanno iniziato a fare una prima conta dei danni".

Nel Sarrabus la situazione è desolante. Da ieri mattina non piove e si sta cominciando a fare una prima ricognizione. Molti ovili rimangono isolati. Diversi allevatori da due giorni non vedono pecore, capre e bovini. Il 10 ottobre i vigli del fuoco sono dovuti intervenire anche per salvare dei vitelli.
Molti campi già coltivati sono stati dilavati, alcuni agriturismi, vigneti e agrumeti sono ugualmente allagati con rischio, per quest'ultimi di perdere i frutti. Si contano anche degli animali morti e qualcuno è disperso.

Stessa situazione nella Bassa Ogliastra. Si attende lo sgombero delle strade per raggiungere gli ovili e capire l'entità dei danni. Nel Campidano, e in particolare nel territorio di Capoterra, Uta, Decimomannu e Assemini ad essere danneggiata è soprattutto l'agricoltura. Sono molti i campi e le serre allagate che in alcuni casi comprometterà i raccolti. Mentre in altri casi i campi pronti ad essere coltivati dovranno essere posticipati causando non pochi problemi e perdite.