Cosa si intende per uso dei dati in agricoltura e perché ora è il momento giusto?
Saranno queste le due grandi domande al centro del convegno "Dati & Agricoltura - più reddito, più efficienza, più tracciabilità" organizzato da Image Line nel corso di Eima International 2018, l'esposizione internazionale di macchine per l'agricoltura e il giardinaggio, che si svolgerà a BolognaFiere dal 7 all'11 novembre prossimi.

L'azienda, che dal 1988 si occupa di servizi per l'agricoltura, ha infatti deciso di parlare e spiegare in maniera chiara e semplice quelli che sono i vantaggi e le soluzioni concrete dell'agricoltura 4.0.

Il convegno, in programma giovedì 8 novembre dalle ore 14:15 alle ore 16:00 presso la Sala Quadriportico, Centro Servizi (Piano Terra), sarà moderato da Enrico Marro, giornalista de Il Sole 24 Ore, e vedrà l'intervento di numerosi relatori.

Dopo i saluti iniziali di Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma (Federazione nazionale costruttori macchine per l'agricoltura), sarà la volta di Cristiano Spadoni, responsabile marketing e comunicazione di Image Line, e di Filippo Renga, direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano.
Se Spadoni si concentrerà sulla definizione e sulla differenza tra dati e big data, nonché sull'impatto che hanno nella vita di tutti i giorni, Renga si soffermerà sull'importanza e sul ruolo dei big data in agricoltura (di cui abbiamo già parlato in questo articolo).
 

Agricoltura 4.0: dalla teoria alla pratica

Ma non solo: dalla teoria alla pratica. Il convegno sarà infatti anche l'occasione per dare spazio ad alcuni strumenti tecnici concreti.

"Esistono tantissimi strumenti e piattaforme per la raccolta dei dati in agricoltura. Lo sviluppo dell'internet of things fa sì che tutti i sensori che possono essere installati in campo raccolgano un sacco di dati. QdC® rappresenta il 'sensore' di ciò che fa l'agricoltore in campo. QdC® consente di organizzare: chi ha fatto cosa, quando, in quanto tempo, con quali prodotti e con quali macchine" ha affermato Ivano Valmori, fondatore di Image Line, ideatore di QdC® - Quaderno di Campagna e direttore di AgroNotizie.

QdC® - Quaderno di Campagna è infatti il software online pensato per aiutare gli agricoltori a gestire la loro azienda agricola. Già oggi sono numerose le realtà che utilizzano e traggono vantaggi da questo strumento (leggi qui e qui le testimonianze) che consente di compilare il registro dei trattamenti in conformità a quanto previsto della normativa vigente e, tra le altre cose, per ogni raccolto crea un QR Code che consente di ricostruire in ogni momento la storia del prodotto.

L'intervento di Valmori sarà proprio concentrato sulla tracciabilità delle operazioni per poter garantire una migliore qualità alimentare.

Il made in Italy, però, gode già di elevata qualità. Come possono aumentarla queste operazioni?
"Il made in Italy è diventato l'eccellenza dell'agroalimentare grazie all'esperienza di ogni singolo agricoltore, ma l'esperienza di ogni singolo agricoltore si forma nel corso degli anni e ogni nuovo agricoltore deve reimparare da zero" ha continuato Valmori.
"Grazie ai dati raccolti in campo, interfacciandoli con i dati meteo e con i risultati di produzione, nel futuro dell'agricoltura si potrà creare una base di esperienza fondata sui dati che permetteranno ad ogni nuovo agricoltore di basarsi su tutte le esperienze raccolte da tutti gli agricoltori che hanno lavorato prima di lui".

Infatti, come ha affermato Marco Zibordi, ceo di HK-Horticultural Knowledge"sapere cosa sta succedendo in campo permette di gestire al meglio tutte le operazioni agronomiche che vengono portate avanti durante la stagione e che influiscono sulle performance produttive".

Nello specifico, in che modo l'utilizzo dei dati supporta le scelte agronomiche e che cosa vuol dire in "real-time"?
"Andando nel dettaglio, l'irrigazione è forse tra i più importanti fattori che influenzano la redditività del frutteto. L'albero ha bisogno di acqua per crescere e far maturare i propri frutti, ma sono pochissimi i frutticoltori che cercano di analizzare il bilancio idrico del proprio frutteto per ottimizzare gli apporti irrigui.
La riduzione dei costi delle tecnologie e la capillarità di diffusione delle informazioni tramite internet, permettono a chiunque di accedere a dati agrometeorologici e conoscere i valori di evapotraspirazione media giornaliera anche se non si dispone di una propria centralina meteo in campo. Ciò nonostante troppo spesso l'irrigazione viene fatta con metodi empirici, guidati dalle sensazioni più che dai numeri e questo porta a diminuire le probabilità di sostenere in modo corretto la crescita dei frutti ed ottenere rese e qualità elevate"
 ha continuato Zibordi, il quale prenderà parte al convegno.

"I tecnici e i frutticoltori che utilizzano Perfrutto, il nostro sistema di monitoraggio e previsione della produzione, possono sapere qual è il tasso di accrescimento dei frutti durante la stagione e utilizzarlo per regolare l'irrigazione, la fertirrigazione, il diradamento tardivo o qualsiasi altra operazione agronomica che può avere un impatto sulla performance produttiva del frutteto. Tra i parametri qualitativi che concorrono a definire il valore di un frutto c'è anche la dimensione: è quindi di vitale importanza conoscere la distribuzione dei calibri in produzione e il nostro sistema permette di colmare questo bisogno. Disporre di questa informazione quando i frutti stanno ancora crescendo permette di influenzare positivamente la crescita e ottenere il miglior risultato possibile", ha concluso Marco Zibordi.

Ma dal campo alla commercializzazione del prodotto il passo è breve. L'utilizzo dei dati è infatti molto importante anche nella pianificazione delle attività commerciali.

"Volatilità dei prezzi e difficoltà di programmazione sono alcune delle peculiarità dei mercati nel settore agricolo. Come possono aiutare le nuove tecnologie? Prima di tutto fornendo fatti e numeri su cui basare le conversazioni. E poi, nello specifico, impostando la pianificazione della produzione sulla domanda, grazie a modelli predittivi automatici ed intelligenti.
Big data e altri fonti private sono il primo step da cui partire. Troppe informazioni però sono spesso incomprensibili per la mente umana. La vera sfida è quindi trasformare questa massa di numeri in indicazioni utili all'impresa per giocare d'anticipo"
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Così Michele Dall'Olio, business development manager Europe di Fresh4Cast, società con sede nel Regno Unito che aiuta agricoltori e distributori di prodotti freschi nel processo decisionale.

"L'intelligenza artificiale - ha proseguito Dall'Olio, che sarà uno dei relatori del convegno ad Eima - aiuta proprio in questo senso, analizzando e comprendendo automaticamente le relazioni esistenti tra milioni di fattori concorrenti alla formazione di un fenomeno, come ad esempio la domanda futura o le vendite di uno specifico prodotto. Trend storici, promozioni, prezzi, dati di mercato e meteo sono alcune delle variabili analizzate in questo caso.
Prevedere al meglio domanda e offerta porta ad un naturale allineamento delle stesse, con conseguente stabilità dei prezzi, risorse ottimizzate e meno sprechi. Un obiettivo fondamentale per la sostenibilità dell'intera filiera"
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Infine, l'incontro vedrà anche l'intervento di Erik Hogervorst, presidente di Climmar, la rete internazionale di concessionari di sedici associazioni nazionali e le loro aziende associate nel settore delle macchine agricole e attrezzature. Hogervorst si concentrerà, infatti, su meccanica e agricoltura digitale.

Per i partecipanti al convegno è riservato l'ingresso omaggio in fiera il giorno 8 novembre, basta registrarsi a questa pagina.

L'Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di MilanoUniversità degli studi di Brescia è content partner del convegno, mentre Macgest, il portale web di Image Line dedicato alle macchine agricole, Unacma Life, l'house organ dell'Unione nazionale dei commercianti di macchine agricole, e AgroNotizie sono media partner.

Appuntamento ad Eima, perché gli strumenti esistono già, è il momento di coglierne le opportunità.