Il Lazio ha chiuso con soddisfazione la sua partecipazione al Salone del gusto di Torino che, quest'anno, ha visto una presenza record delle aziende della regione con 52 produttori saliti in Piemonte a presentare i loro prodotti.

Produttori che anche quest'anno, come ormai di consueto, sono stati accompagnati a Torino anche dagli studenti degli istituti agrari e alberghieri laziali.

Ed è rivolgendosi soprattutto a loro, ai ragazzi che si stanno formando per lavorare nel mondo della produzione e dell'offerta agroalimentare, che i relatori del convegno 'Cultura del cibo' hanno puntato l'attenzione sul tema della occupazione di questi settori.

Come ha ricordato l'assessore regionale all'Agricoltura a all'ambiente Enrica Onorati, c'è una voglia di riscoprire l'agricoltura e il rispetto della natura attraverso il cibo e in quest'ottica ha sottolineato come il suo assessorato punti a tenere insieme i concetti di paesaggio e capitale naturale, un binomio che può restituire valore aggiunto alle produzioni laziali.

Per Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial, cibo e agricoltura possono garantire un lavoro soddisfacente e per questo è necessario dare ai ragazzi delle opportunità. 

Per farlo, anche iniziative come 'Sapere i sapori', il progetto che già da alcuni anni porta nelle scuole la cultura legata ai prodotti tipici e all'agricoltura, sono importanti per creare una vera sensibilità nei ragazzi, trasformandoli in ambasciatori della qualità e della salute.

A questo si aggiungono anche politiche concrete come il piano di promozione regionale che ha visto nei mesi scorsi mettere a disposizione dalla regione 4 milioni di euro per attività nazionali e internazionali.

L'obiettivo fondamentale, per onorati, è valorizzare sempre di più e in modo più ampio agricoltura e territorio puntando sul legame tra i prodotti tipici e tradizionali, l'arte culinaria, il paesaggio, i territori e l'identità culturale del Lazio.

Questo in un territorio che vede la presenza di una città come Roma, già di per sé enorme mercato per i prodotti di qualità, ma anche posto di passaggio e meta turistica di milioni di persone da tutto il mondo.