I mercati del grano duro fino in Puglia nell'arco dell'ultima settimana si sono rimessi in movimento, con ribassi all'origine sul prodotto top e all’ingrosso sul grano slavato. Dopo la stabilità della scorsa settimana, i prezzi all'origine rilevati da Ismea sulla piazza di Foggia l’11 luglio sono calati del 4,2% sul 4 luglio 2018, finendo al di sotto di quelli praticati all'ingrosso.

E nella seduta di ieri, 18 luglio 2018, l'Osservatorio prezzi della Camera di commercio della Capitanata - nel fissare per la quarta volta consecutiva le stesse quotazioni del 27 giugno scorso per il grano duro fino all'ingrosso, e per la terza volta gli stessi valori per il prodotto biologico - ha anche registrato la diminuzione di 2 euro/tonnellata di tutte e tre le qualità di grano duro slavato.
 

Prezzi all'ingrosso

A Foggia il grano duro fino all'ingrosso della nuova mietitura ha messo a segno, ieri, la quarta quotazione di stagione rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall'Osservatorio prezzi: 225,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 230,00 di prezzo massimo alle condizioni di "Franco partenza luogo di stoccaggio" per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%. Nessuna variazione quindi rispetto all’11 luglio, al 4 luglio ed al 27 giugno e un maggior valore rispetto al prezzo spuntato il 23 maggio scorso di 25 euro alla tonnellata.

Il prezzo di ieri è in perdita di 10 euro alla tonnellata sull’analoga seduta della passata campagna commerciale, poiché il 19 luglio 2017 il grano duro fino a Foggia risultò attestato a 235,00 euro su minimi e 240,00 sui massimi.

Storia in fase di scrittura invece per la quotazione del grano duro biologico, fissato per la prima volta il 4 luglio 2018 a 360-365 euro alla tonnellata e riconfermato sugli stessi valori anche ieri.

In lieve flessione invece le quotazioni dei grani duri slavati: tutte le categorie accusano la medesima perdita di 2 euro a tonnellata, sia nei valori minimi che nei massimi.
Il prodotto da 77-78 kg ogni 100 litri di volume, è stato fissato ieri a 213 euro sui minimi e 218 sui massimi, in perdita di 2 euro sulle quotazioni dell’11 luglio scorso. Stessa scena anche nella categoria dei grani duri slavati che pervengono alla terza quotazione: quelli con peso litrico inferiore a quello del grano duro fino. Cala a 203 euro alla tonnellata sui minimi e 208 sui valori massimi il cereale da 75-76 kg di peso per ogni 100 litri. E scende a 193-198 euro/tonnellata anche il grano con meno di 75 kg per 100 litri di volume.

Una notazione: continuano a non essere quotati all'ingrosso sulla piazza di Foggia i grani duri di qualità "Buono mercantile" e "Mercantile", segno evidente che tutto il grano valutato in Borsa merci presenta un elevato tenore di proteine.
 

Prezzi all'origine

Ismea ha rilevato, l’11 luglio 2018, i prezzi all'origine del grano duro fino pari a 225 euro a tonnellata sui valori minimi e 230 sui massimi alle condizioni di "Franco magazzino-partenza", che significa una riduzione consistente in 10 euro alla tonnellata sia sui minimi che sui massimi rispetto ai 235-240 del 4 luglio scorso, pari ad una perdita secca del 4,2%.
Valori che attestano un rialzo del 12,5% rispetto al 20 giugno, quando i prezzi all'origine rilevati dall'Istituto erano pari a 200 euro a tonnellata sui valori minimi e 205,00 sui massimi.

E il confronto con i prezzi all'origine dello scorso anno è alla pari: all'inizio della mietitura 2017, Ismea rilevava sulla piazza di Foggia il 12 luglio 2017 i prezzi del grano duro fino a 225 euro tonnellata sui valori minimi e 230 sui massimi: gli stessi del 12 luglio 2018.