Facendo seguito a ciò che AgroNotizie ha pubblicato relativamente all'avanzamento di spesa Psr al 30 aprile 2018, PianetaPsr fa il punto della situazione sul rischio di disimpegno automatico per le Regioni in ritardo con la programmazione e l'erogazione dei fondi agli agricoltori, oltre che sull'attuazione delle misure Psr e l'attuazione finanziaria della riserva di performance.

Analizzando la situazione del Centro-Nord, nell'ambito della programmazione della soglia di spesa, le province autonome di Bolzano e Trento, il Veneto, l'Emilia Romagna, la Toscana e l'Umbria hanno già raggiunto il 100%, con un tasso di erogazione medio già oltre il 20%, scongiurando già così il rischio di dover restituire fondi all'Unione europea.

Vicini all'obiettivo del 100% di programmazione della spesa ci sono anche Lombardia e Piemonte, rispettivamente con il 95,79% e il 90,92%. In forte crescita anche la Valle d'Aosta che, nonostante una percentuale di avanzamento di poco meno del 13%, ha raggiunto il 95,25% della programmazione.

Nella parte bassa della classifica, troviamo invece regioni come Lazio e Abruzzo che devono rendicontare a Bruxelles ancora 19 milioni circa ciascuno, mentre Liguria e Friuli devono ancora mettere a bilancio rispettivamente 15 e 13 milioni di euro.

Effettuando poi un focus sull'attuazione delle misure Psr, lungo tutta la Penisola a trainare la spesa è l'indennità compensativa con una percentuale di attuazione superiore al 40% del budget assegnato, seguiti dall'agricoltura biologica, con un livello di spesa intorno al 30% e dagli interventi agro-ambientali hanno da sempre un peso rilevante nell'attuazione, arrivando così a una percentuale di attuazione del 24,83%.

Importanti misure sono poi gli investimenti nelle aziende agricole, che, nonostante un peso in percentuale minore, assorbe a livello finanziario una buona fetta dell'intero budget a disposizione.

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