Le Marche arrivano unite a Verona con il progetto di promozione regionale che vede riunite nello stand collettivo regionale anche i due maggiori consorzi: l'Istituto marchigiano di tutela vini il Consorzio vini Piceni, che da soli coprono l'85% del vino marchigiano e che quest'anno celebrano il loro 50esimo anniversario.

Una strategia già sperimentata al Prowein di Düsseldorf a fine marzo e che viene riproposta al Vinitaly in questi giorni.

Così nella Terrazza Marche, al padiglione 7 espongono 141 aziende, con 258 etichette appartenenti a 20 denominazioni.

A Verona le Marche mettono in mostra le eccellenze del territorio, a partire dal rosso Piceno per arrivare ai grandi bianchi, con il Verdicchio, il Pecorino e la Passerina e puntano sul biologico, settore in crescita che ha portato la regione a essere la seconda in Italia per ettari vitati certificati.

E a Verona sarà tempo anche di premiazioni con la società agricola la Staffa di Staffolo che verrà insignita con il premio 'Benemerito della viticoltura 2018' intitolato ad Angelo Betti. Il riconoscimento va ai benemeriti della vitivinicoltura italiana, su indicazione delle regioni. E in questo caso si tratta di una piccola azienda di dieci ettari guidata da Riccardo Baldi, di 27 anni, coltivata in biologico per il 90% a Verdicchio dei Castelli di Jesi e per il restante 10% a Montepulciano con circa 50mila bottiglie.

Ma per le Marche Vinitaly non è solo vino, ma anche olio. Così al salone internazionale dell'olio e dell'agroalimentare di qualità, al padiglione C, saranno presenti con 19 espositori. Un appuntamento che per l'olio extravergine Igp Marche, riconosciuto nel 2017, è una prima grande occasione per proporre il meglio della produzione oleicola locale, dal momento che il marchio coinvolge il 76% della superficie regionale e le principali aree olivicole.

Per il presidente della regione Luca Ceriscioli, il salone di Verona rappresenta un evento significativo per rafforzare l'immagine di qualità delle Marche. Una tappa importante della promozione internazionale perché la vocazione di tutte le imprese è quella di guardare all'estero, dove esiste un'attenzione particolare per i prodotti di qualità.

Anche per l'assessore regionale alla Agricoltura Anna Casini qualità e territorio saranno le carte da visita delle Marche. Anna Casini ha anche ricordato l'impegno a far rinascere le zone colpite dal sisma e che al Vinitaly dello scorso anno furono decisi gli stanziamenti di solidarietà delle altre regioni verso quelle terremotate, stanziamenti che hanno portato alle Marche 159 milioni di euro che l'amministrazione ha deciso di investire principalmente per la ricostituzione delle vie interpoderali.

E tanti sono anche gli appuntamenti per celebrare i cinquantenari dei due grandi consorzi regionali, con degustazioni organizzate in collaborazione con le riviste Decanter, Meininger's e Quench, Vinous, mentre il focus sui vini biologici è affidato oltre che a degustazioni mirate anche a un convegno realizzato con la partecipazione di Nomisma wine monitor.