Sottolineata a Bruxelles la centralità della sostenibilità e della trasparenza nel settore vitivinicolo. Gli europarlamentari Paolo De Castro e Herbert Dorfmann hanno evidenziato la stretta connessione tra sostenibilità, innovazione e qualità del prodotto, i temi centrali dell'agricoltura del futuro. Fondamentale anche la questione dell'etichettatura, vista come un mezzo per sottolineare l'impegno dei vinicoltori nel campo della sostenibilità e fondamentale per una scelta consapevole da parte del consumatore.

Le new breeding techniques e le macchine semoventi sono state presentate come elementi centrali dell'agricoltura dei prossimi decenni.
 

Vino e sostenibilità

Si è tenuto a Bruxelles l'incontro "I nuovi standard nella sostenibilità vinicola e nella trasparenza nei confronti del consumatore", per discutere delle strategie italiane con produttori, esperti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e rappresentanti dei ministeri dell'Agricoltura e dell'Ambiente.

"Si è parlato delle strategie per mettere in luce le attività sostenibili che fanno i nostri viticoltori" ha dichiarato Paolo De Castro (S&D), vicepresidente della Commissione per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale.

Presente alla discussione anche Herbert Dorfmann (Ppe), il quale ha espresso la convinzione che "è chiaro che un prodotto di alta qualità deve anche essere sostenibile", ribadendo l'importanza di una riflessione profonda con gli agricoltori su questo tema, che spesso viene percepito come un dovere imposto dall'alto e non come un elemento di eccellenza. A tal proposito De Castro ha aggiunto che "la sostenibilità non è più solo un concetto etico. Alla luce delle pressioni che abbiamo sull'agricoltura diventa un problema tecnico e economico".
 

Progetto Viva

Presentato in questa occasione il progetto "Viva la sostenibilità del vino", patrocinato dal ministero dell'Ambiente. Si tratta di un progetto avviato nel 2011 che punta a migliorare l'aspetto della sostenibilità nell'ambito vitivinicolo.

Ettore Capri, direttore del Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile dell'Università Cattolica ha dichiarato: "Oggi Viva ha raggiunto un livello di standard pubblico. Raccoglie tutto il territorio nazionale". Il consumatore, attraverso un codice a barre sull'etichetta può avere informazioni sulla sostenibilità del prodotto che sta per acquistare.
 

Meno sprechi e più genetica

In pratica, sostenibilità vuol dire "salvaguardare la fertilità del suolo, avere meno sprechi possibili di suolo, consumare meno acqua e consumarla meglio, usare meno chimica" ha spiegato De Castro. L'europarlamentare ha poi sottolineato la centralità delle "innovazioni per combattere le malattie attraverso genetica e non attraverso chimica". Ha portato come esempio le new breeding techniques, "che non hanno a che fare con gli Ogm ma che si rivolgono a modifiche intra specie possibili con queste tecnologie" per avere piante più resistenti alle malattie.
 

Sapere cosa c'è nella bottiglia di vino

De Castro ha evidenziato l'importanza di far conoscere ai consumatori l'impegno dei viticoltori in questo campo. "Noi vogliamo che il consumatore abbia il massimo di conoscenza di quello che c'è dento la bottiglia di vino", ma parlare di etichettatura è ancora presto perchè la filiera produttiva non è ancora arrivata ad una conclusione unitaria.
"Ci aspettiamo delle proposte da parte della Commissione europea nei prossimi mesi" ha spiegato De Castro.

E l'Italia in questo ha un atteggiamento offensivo, viene infatti dal nostro paese la richiesta di un'etichettatura d'origine: "non abbiamo nulla da temere. Deve esserci un sistema chiaro e semplice che dia al consumatore le informazioni di cui ha bisogno" ha affermato l'europarlamentare.
 
 


Innovazione e macchine semoventi

Un altro tema di fondamentale importanza nel campo vitivinicolo è quello dell'innovazione. Dorfmann ha infatti affermato che "l'innovazione sarà uno degli argomenti più importanti per l'agricoltura nel prossimo decennio".

Un esempio presentato dall'europarlamentare del Ppe è quello delle macchine semoventi. "In un periodo in cui si parla di macchine che - senza autista - circolano in mezzo ad una strada trafficata, far circolare un trattore in un campo è molto più facile. Quindi per me è chiaro che avremo macchine semoventi anche in agricoltura" ha spiegato.

Perché ciò avvenga è però necessario ricevere dati in tempo reale attraverso le linee telefoniche: Dorfmann ha evidenziato la centralità di una rete 4G o 5G, ma soprattutto di connessioni con il sistema satellitare. "Per fortuna l'Unione europea con il programma Galileo ha messo in piedi un sistema che metterà questi dati a disposizione di tutti" ha concluso Dorfamnn.

 
In collaborazione con Deborah Gianinetti