Dopo quattro secoli di storia e venticinque anni di Docg, il Sagrantino continua a crescere, sfiorando quota di 2 milioni di bottiglie a Denominazione di origine controllata e garantita e portando il vino e il nome dell'Umbria nei bicchieri di tutto il mondo.

Con questi dati inizia sotto i migliori auspici la quarta edizione di anteprima Sagrantino, che vede riuniti in questi giorni a Montefalco 200 esperti da venti paesi differenti.

Operatori e giornalisti saranno ospiti della Ringhiera dell'Umbria per conoscere le 36 aziende aderenti all'evento e scoprire le 180 etichette in degustazione, sul mercato in questo 2018.

Stando alle stime del Consorzio tutela vini Montefalco, che riunisce 231 soci di cui 60 cantine, il 16,7% della produzione di vino in Umbria è costituito proprio dalle denominazioni Montefalco, il 6,3% di Montefalco Sagrantino Docg e 10,4% di Montefalco Doc per un totale di 5 milioni di bottiglie prodotte nel 2016.

Per il presidente del Consorzio Amilcare Pambuffetti sono numeri che parlano chiaro sulla qualità e l'impegno produttivo del territorio e sulla crescita continua e costante di tutto il sistema Sagrantino che nel 2000 vedeva appena 660mila bottiglie con denominazione Montefalco.

Una produzione destinata nel 2017 per il 30% al mercato nazionale e per il 70% all'esportazione, con gli Stati Uniti e la Germania come primi mercati di destinazione seguiti da Cina, Svizzera, Inghilterra, Danimarca, Giappone , Canada, Olanda, Belgio e altri trenta paesi.