Non possiamo esimerci dal dire la penultima parola sul caso delle buste di plastica che tanto ha fatto parlare nelle ultime settimane. A prescindere da ogni tipo di conclusione: i produttori di imballaggi di plastica si stanno sfregando le mani - come si poteva facilmente prevedere è infatti in netto aumento la vendita di prodotti già confezionati.

E la polemica pare che non faccia un gran bene neanche alla vendita in generale di frutta e verdura – il consumatore imbarazzato può infatti anche rivolgere il suo interesse ad altro (pur di risparmiare i famosi 2 centesimi). E' curioso considerare come questi allarmi mediatici vadano sempre a danneggiare il settore ortofrutticolo.

Anni fa qualcuno lanciò la psicosi delle zucchino pazzo - le zucchine campeggiarono allora nelle prime pagine dei maggiori quotidiani e dei settimanali nazionali. Era successo che una gelata (a gennaio) aveva danneggiato le coltivazioni e le folle risultarono allibite per i prezzi stratosferici di un alimento che pur non può essere considerato di base nella nostra alimentazione e tantomeno di stagione nel pieno dell'inverno – bastava allora semplicemente acquistare un prodotto alternativo e di stagione. Il risultato fu di un drastico calo dei consumi ortofrutticoli (anche per i non psicologi: il fenomeno si chiama associazione di idee).

Il ricorso dei media alle immagini dell'ortofrutta tutte le volte che si parla di aumenti dei prezzi si deve poi considerare come uno dei motivi per cui il consumo di prodotti ortofrutticoli è calato di un quarto dal 2000 al 2013. Un danno inenarrabile per il settore. I produttori di alimenti conservati – per esempio le multinazionali che producono i gelati (per citare un prodotto che "cannibalizza la frutta") hanno caldamente ringraziato.
I produttori ortofrutticoli no.