Standing ovation del mondo agricolo per l'approvazione della riforma di metà percorso della Pac (ex Omnibus), presentata a Roma da Paolo De Castro e in vigore dal primo gennaio 2018
La riforma è stata approvata dalla Plenaria di Strasburgo con 503 voti a favore, 87 contrari e 13 astenuti e, nella stessa giornata, dal Consiglio dei ministri dell'Agricoltura Ue. Alla presentazione, organizzata dal primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo e relatore per la proposta, hanno partecipato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati Luca Sani, i membri delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, i presidenti delle organizzazioni dei produttori e delle cooperative, le associazioni di categoria del settore agroalimentare, rappresentanti dell'industria alimentare e gli assessori regionali all'Agricoltura.

"L'urgenza di modificare, in alcuni casi profondamente, il sistema di regole oggi in vigore - ha ricordato De Castro - è stata colta dagli eurodeputati, che più che emendare la proposta della Commissione ne hanno fatta una propria. Su alcune questioni il dibattito in sede di negoziato con il Consiglio e con l'esecutivo dell'Ue è stato intenso, ma credo che il punto di equilibrio che si è riusciti a trovare possa soddisfare gli agricoltori. Inoltre, essere riusciti a far passare tante proposte degli eurodeputati e a stralciare dal Regolamento 'Omnibus' la parte agricola per consentirne un'immediata applicazione certifica il protagonismo del Parlamento europeo, unica tra le istituzioni Ue a essere direttamente eletta dai cittadini".

Tra i punti di forza del testo, la semplificazione per aziende e amministrazioni nazionali nella gestione degli aiuti 'verdi', il rafforzamento della posizione contrattuale dei produttori nella filiera agroalimentare e la conferma del principio che identifica gli agricoltori 'veri' quali beneficiari degli aiuti e li dota di strumenti più accessibili per proteggersi dal rischio climatico e dai crolli improvvisi di reddito.
Novità in arrivo anche per gli agricoltori under 40 per l'utilizzo degli aiuti accoppiati alla produzione, che potranno essere attivati in funzione anticrisi.
 
Particolarmente apprezzati dai rappresentanti degli agricoltori la possibilità di superare il divieto d'uso di fitofarmaci nelle colture proteoleaginose sulle aree di interesse ecologico, il principio di prevalenza delle norme Pac su quelle della concorrenza, la promozione degli strumenti assicurativi e, in generale, la spinta a una semplificazione da sempre richiesta a gran voce da tutto il settore primario.
 
"L'approvazione delle modifiche ai quattro atti di base della Pac 2013 - ha spiegato De Castro - è stata il pezzo forte di questa legislatura europea per quanto concerne il settore agricolo. Un'opportunità che si è concretizzata grazie al determinante e determinato contributo del Parlamento europeo. La proposta di regolamento avanzata dalla Commissione quindici mesi fa conteneva solo piccoli aggiustamenti, insufficienti a mettere gli agricoltori in condizione di superare le difficoltà incontrate nell'applicazione delle misure varate nel 2013, e non all'altezza delle sfide che i sistemi agroalimentari stanno affrontando".

"II valore e i contenuti delle modifiche apportate, che fanno di questo regolamento una vera e propria riforma di medio termine della Pac, saranno il punto di partenza per ragionare sul futuro delle politiche agricole e si integrano con le riflessioni contenute nella Comunicazione della Commissione sulla Pac post 2020", ha concluso De Castro, ricordando però che la futura partita europea sarà necessariamente giocata con le regole imposte da un bilancio generale condizionato dalla Brexit e dalla necessità di finanziare altre politiche comuni, come quella per l'immigrazione. 

Ha concluso i lavori il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, che ha lodato il risultato ottenuto in Europa con il decreto Omnibus e sottolineato come questo sia da considerare una testimonianza della capacità espressa di fare gioco di squadra.