Ieri, 7 dicembre 2017, il presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo a Portici (Napoli) nella sala cinese del dipartimento di Agraria, durante la presentazione dei risultati dei progetti Campania Trasparente e Spes, realizzati dall'Istituto zooprofilattico sperimentale per il Mezzogiorno, ha trovato anche il tempo per parlare del futuro dell’agricoltura della Campania e del Programma di sviluppo rurale regionale, sorprendendo tutti. In barba ai numeri diffusi da Agea qualche giorno fa e ripresi ieri da AgroNotizie ha rassicurato “Il Programma di sviluppo rurale della Campania va incontro ad una grande novità, pagheremo il 100% del miliardo e 800 milioni nel prossimo anno”. Una cifra che indica, in pratica, l'intero budget del Psr Campania, attestato a oltre 1836 milioni di euro.

Sul settore agricolo De Luca ha le idee chiare: "Lo dico soprattutto ai giovani, l’agricoltura è un comparto economico moderno non residuale, oggi puntiamo a valorizzare il binomio ricerca scientifica-agricoltura perché la nostra regione negli ultimi anni ha perso terreno proprio nel settore della ricerca applicata”.
 
“Oggi compriamo semi all’estero per l’orticoltura pagando royalty ad aziende olandesi, israeliane, spagnole – ha ricordato De Luca, che ha aggiunto – è ora che l’Italia torni ad essere un importante paese agricolo, esattamente come lo sono già tutti i grandi paesi industrializzati a cominciare dagli Usa - sottolineando -. E' in questo quadro nazionale che l'agricoltura della Campania deve giocare un ruolo da protagonista”.

Sul come trasformare l’agricoltura della Campania, De Luca ha indicato nel Psr lo strumento da utilizzare. E ha detto: “Sul Psr pagheremo 150 milioni di euro entro fine anno – aggiungendo - abbiamo già impegnato quasi il 100% dell’intero valore del Psr - circa un miliardo e 800 milioni - e per il prossimo anno pagheremo il 100% del miliardo e 800 milioni, introducendo una grande novità”.

In pratica De Luca afferma che entro il 31 dicembre 2018 dovrebbero essere avviate le procedure di spesa per tutte le annualità del Psr. Tecnicamente ciò è impossibile per le misure a capo e a superficie, che hanno bandi obbligatoriamente legati alle singole annate agrarie, ma l’enfasi posta dal presidente campano sull’imminente accelerazione della spesa già nei prossimi giorni e sul 2018 sembra comunque indicare che un importante cambiamento sia nell’aria nel reparto delle misure a investimento.

Questo perché i dati Agea aggiornati al 30 novembre, con un avanzamento della spesa attestato al 5,88% e una soglia di disimpegno automatico delle risorse per fine 2018 a quota 11,18% del Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, raccontano - almeno per ora - una storia diversa.