L'Unione europea prepara nuove regole per gli alimenti biologici e la loro etichettatura. Le nuove regole sono state approvate mercoledì scorso dalla Commissione per l'Agricoltura del Parlamento europeo. Il regolamento dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2021. Prima, però, sarà necessario che il testo venga approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
Tre i punti fondamentali: controlli più severi nella catena di approvvigionamento, nuove regole anti-contaminazione e rispetto degli standard dell'Ue per il cibo importato.
 

Controlli regolari e misure precauzionali per evitare contaminazione

Il nuovo regolamento prevede l'istituzione di controlli rigorosi, sul posto, lungo la catena di approvvigionamento. Questi controlli verranno effettuati almeno una volta l'anno, oppure una ogni due anni se non sarà stata riscontrata alcuna frode negli ultimi tre anni. Gli agricoltori, poi, saranno obbligati ad applicare misure precauzionali per evitare la contaminazione. Se si sospetterà la presenza di un agrofarmaco o fertilizzante non autorizzato, in sostanza, il prodotto finale non potrà portare l'etichetta biologica, almeno fino a quando non saranno state effettuate nuove indagini.

"Gli operatori - si legge inoltre nel regolamento - dovrebbero adottare, in tutte le fasi della produzione, preparazione e distribuzione, misure preventive, se del caso, per garantire la conservazione della biodiversità, la qualità del suolo" ed evitare "effetti negativi sull'ambiente e sulla salute degli animali e delle piante". I produttori dovranno adottare anche "misure precauzionali proporzionate" per evitare "la contaminazione con prodotti o sostanze che non sono autorizzati".
 

Ogm incompatibili con il concetto di produzione biologica

Nelle quasi trecento pagine del regolamento si affronta anche il tema degli Organismi geneticamente modificati (Ogm).

"L'uso di radiazioni ionizzanti, la clonazione animale e gli animali poliploidi artificialmente indotti o gli Organismi geneticamente modificati (Ogm) e i prodotti ottenuti da derivati o da Ogm - riporta il regolamento - sono incompatibili con il concetto di produzione biologica e la percezione dei consumatori di prodotti biologici. Dovrebbero quindi essere vietati nella produzione biologica".
 

Importazioni conformi alle norme Ue

Non più standard "simili ma non uguali" per i prodotti importati da paesi terzi. Le importazioni, dall'entrata in vigore del nuovo regolamento, dovranno essere conformi alle norme dell'Unione europea. Così, verranno eliminate gradualmente, entro cinque anni, le attuali regole di "equivalenza".
Tuttavia, si precisa, la Commissione europea potrebbe consentire temporaneamente importazioni di prodotti specifici anche non pienamente conformi alle norme Ue al fine di "evitare un'interruzione improvvisa dell'offerta".
 

Häusling: sementi più accessibili con le nuove regole

"E' un'ottima notizia - ha affermato il relatore e capo negoziatore dell'Europarlamento, il tedesco Martin Häusling (Verdi), a proposito di questo nuovo passo in avanti del regolamento sui prodotti biologici - sia per i consumatori che per gli agricoltori dell'Ue. Grazie alla pressione del Parlamento, nuove regole renderanno più accessibili le sementi e il materiale riproduttivo vegetale adattato alle esigenze dell'agricoltura biologica. Per impostazione predefinita, la produzione biologica dovrà essere basata sul suolo. Le importazioni verso l'Ue dovranno rispettare i nostri severi standard e saranno più facili da controllare. Infine, la nuova legge contribuirà a soddisfare le esigenze di un mercato organico in rapida crescita".

Con una migliore raccolta di dati sulla disponibilità di sementi e animali biologici, inoltre, dovrebbe risultate più facile soddisfare le esigenze degli agricoltori biologici. Quanto alle aziende miste (quelle che producono sia alimenti convenzionali che biologici), per ottenere l'autorizzazione a produrre alimenti definiti biologici sarà necessario che le due attività agricole siano separate in modo chiaro ed efficace.
 

Le tappe del regolamento

Una proposta di regolamento di Parlamento europeo e Consiglio sulla produzione biologica e l'etichettatura dei prodotti biologici era stata presentata nel 2015. Allora si evidenziava che "il mercato biologico è costantemente cresciuto" ma che "l'area territoriale biologica dell'Ue continua a rappresentare solo il 6% della superficie agricola totale" e che pertanto "la differenza tra la domanda Ue e la produzione è coperta dalle crescenti importazioni".

Per superare gli ostacoli normativi allo sviluppo del settore e aumentare la fiducia dei consumatori nell'Unione europea, già nel marzo 2014 la Commissione aveva adottato una proposta di regolamento relativo alla produzione e all'etichettatura dei prodotti biologici.
Il 13 ottobre 2015 la Commissione per l'Agricoltura del Parlamento europeo aveva dato avvio ai negoziati con il Consiglio. Ora, con l'approvazione di questo testo da parte della Commissione Agricoltura dell'Europarlamento, un altro passo è stato fatto.