Intanto dalla Coldiretti Puglia giunge una conferma sulle stime del raccolto di olive in Salento: il 60% in meno rispetto allo scorso anno, e finiranno per condizionare pesantemente l'esito della campagna a livello nazionale.
"Sono circa 1.650 le imprese agricole salentine che hanno fatto domanda per richiedere risarcimenti dei danni causati da Xylella fastidiosa, come da decreto legislativo 102/2004. E' il dato registrato al termine della lunga fase d'inserimento, da parte dei comuni e dei tecnici abilitati, delle informazioni relative alle istanze presentate, incrociate con i relativi fascicoli aziendali".
Lo hanno reso noto ieri, 9 ottobre 2017, l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Leonardo Di Gioia, e il direttore del dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone a margine della riunione con i tecnici, le organizzazioni di categoria, gli ordini e collegi professionali, nel corso della quale è stato comunicato che "dal 10 ottobre fino, e non oltre, il 31 dello stesse mese, sarà possibile inserire, sul portale dedicato, gli opportuni parametri per la valutazione del danno e il calcolo della corrispettiva compensazione".
"Si tratta - sottolineano - di una sezione messa a punto da Innovapuglia, che consente di gestire le istanze attraverso le previste verifiche dei fascicoli aziendali, al fine di stimare il danno e valutare la possibilità di accedere ai contributi previsti dal decreto di declaratoria dello stato di calamità in questione".
"Accertato il diritto al contributo - previsto con danni superiori al 30% - si procederà al riparto delle somme relative, in applicazione delle norme vigenti" segnalano infine Di Gioia e Nardone.
"Finalmente parte l'operatività del portale grazie al quale le imprese agricole salentine che hanno fatto domanda potranno perfezionare la richiesta di risarcimento dei danni causati da Xylella fastidiosa e potranno accedere alle risorse del Fondo di solidarietà nazionale. Tra i danni da Xylella e quelli della siccità perdurante, nel Salento si stima una diminuzione del 60% della produzione di olive per la prossima campagna olivicola-olearia - spiega Gianni Cantele, presidente della Coldiretti Puglia - per cui vanno innescate urgenti misure di sostegno in favore degli imprenditori olivicoli, quali sgravi della contribuzione previdenziale agricola e del settore della trasformazione, sospensione o dilazione delle scadenze fiscali agricole previste per i soggetti agricoli professionali e postergazione di ogni scadenza di mutui e investimenti per cinque anni, interventi indispensabili a garantire un futuro ad imprese olivicole, cooperative, frantoi e vivai salentini".
L'olivo in provincia di Lecce copre una superficie pari a circa 55mila ettari che rappresentano il 32% del totale delle superfici, su un totale regionale di 171mila ettari e il 20% della produzione nazionale. E' bio il 17% della totale superficie investita ad oliveto nel Salento.
"Gli agricoltori svolgono una straordinaria azione di manutenzione e salvaguardia dell'ambiente e delle aree rurali - aggiunge Angelo Corsetti, direttore della Coldiretti Puglia - spesso in solitudine e con grandi difficoltà, attività che va salvaguardata e a cui va data nuova linfa. La dimostrazione è nei numeri. In Puglia il 15% della superficie olivicola è coltivata con metodi di produzione biologica. La palma d'oro va alla provincia di Lecce con i suoi 15.370 ettari di oliveto biologico certificato. Senza tema di smentita a Lecce c'è l'olivicoltura più sostenibile d'Italia. L'andamento della produzione di olive e olio, come era stato già più volte denunciato dalla Coldiretti Puglia, ha risentito in maniera tangibile degli effetti del disseccamento degli ulivi, a causa della Xylella fastidiosa. L'annata 2016 in provincia di Lecce ha registrato un calo del 28% della produzione di olive da olio e del 26% di olio extravergine, il numero dei frantoi è passato da 400 a 319 unità".
Le stime per l'annata in corso, a raccolta iniziata da pochi giorni, sono preoccupanti, si parla di un crollo della produzione che potrà toccare anche il 60%. Numeri drammatici - denuncia la Coldiretti Puglia - che fotografano l'esatta condizione degli olivicoltori della provincia di Lecce, in grave crisi di liquidità in mancanza di un reddito certo da tre anni, a cui vanno date risposte concrete, sia in termini di percorsi di ripartenza dell'attività olivicola che di promozione dell'olio extravergine di oliva.