I registri telematici nel settore vitivinicolo sono entrati in vigore il 1 gennaio 2017: da quella data tutte le cantine e i produttori di vino, in conformità con la normativa europea, sono tenuti alla compilazione in forma digitale delle relative registrazioni sul portale Sian.
Sul neonato registro telematico devono essere riportate tutte le operazioni e iscrizioni relative alle fasi del processo di vinificazione e a tutte le fasi di elaborazione dei vini.

Tutte le imprese produttrici di vino hanno inizialmente avuto tempo fino al 30 aprile 2017 per conformarsi alla nuova disposizione normativa, successivamente è stata poi concessa un’ulteriore proroga di due mesi, tanto che in seguito il termine ultimo per essere in linea con la normativa è stato posto al 30 giugno.

Fin qui tutto bene, naturalmente considerando anche qualche lentezza concessa nei procedimenti per la dematerializzazione.

Successivamente, in estate, è arrivata alle aziende la richiesta di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) relativa alla compilazione della dichiarazione di giacenza in cartaceo. La richiesta, al quale sarebbe quindi conseguita una duplicazione del registro, sia telematico che cartaceo, ha provocato una levata di scudi da parte di tutto il mondo produttivo, con la forte opposizione di associazioni e organizzazioni agricole a questo eventuale nuovo adempimento burocratico.

Alla fine Agea ha fatto un passo indietro, dichiarando che provvederà ad ottenere il dato delle giacenze in cantina dal database del Sian, evitando così alle imprese di produrre dei doppioni.

C’è soddisfazione per questo risultato – ha sottolineato Matilde Poggi, presidente della Federazione italiana vignaioli indipendenti, che si era detta "pronta alla disobbedienza civile" – Agea ha accolto le nostre richieste. E’ una semplificazione che va a vantaggio di tutti i produttori di vini italiani”.

Accolte le nostre sollecitazioni per esonerare dalla presentazione della dichiarazione di giacenza i produttori vitivinicoli obbligati alla tenuta dei registri di cantina telematici – ha poi commentato in una nota ColdirettiLa dichiarazione sul portale Agea è da considerarsi assolta direttamente per le aziende vitivinicole che hanno rispettato tutte le scadenze della chiusura telematica entro l’11 settembre. Ora il prossimo passo riguarda le dichiarazioni di raccolta e produzione di vino da presentare entro il 15 dicembre per la quale ci si attende analoghe disposizioni per semplificare o eliminare l’adempimento in presenza del registro di cantina telematico”.