Apot, l’Associazione produttori ortofrutticoli trentini, ha presentato ieri il primo Bilancio di sostenibilità del Sistema ortofrutticolo trentino, dopo due anni di attenta raccolta di dati e analisi sul territorio. Un documento che è di fatto la lente di ingrandimento su un comparto che, grazie alla lungimiranza e all’impegno coeso dei produttori trentini, funziona già da anni come modello di sostenibilità per molte altre aree vocate all’agricoltura di tutto il Belpaese, ma che oggi diventa un volume fruibile e trasparente anche per la comunità.
 
Ricca di dati, statistiche e testimonianze, questa pubblicazione è suddivisa in quattro sezioni: Ambiente e territorio, Persone e tempo libero, Economia locale, Futuro sostenibile. I risultati che ne emergono delineano un quadro del territorio trentino assolutamente confortante in termini di salubrità dei frutti e di qualità ambientale. Positivo, anche se fino ad oggi poco considerato dalle stesse comunità, il valore creato e distribuito dal sistema ortofrutticolo a favore di migliaia di aziende e di occupati, oltre che nel delicato e quanto mai attuale tema dell’accoglienza dei lavoratori stagionali.
 
Il Sistema frutticolo trentino ha deciso non solo di confermare il proprio impegno verso il territorio, l’ambiente e le persone, ma di aumentarlo e comunicarlo - ha dichiarato Ennio Magnani presidente di Apot -. Domani dovremo vendere i nostri prodotti ad un prezzo che inglobi anche una parte della ‘sostenibilità’, valore che in maniera inequivocabile siamo chiamati a rispettare. La sostenibilità, nelle sue componenti economica, ambientale e sociale è nota come concetto, ma tutto va arricchito con la capacità di dialogo che l’agricoltore trentino ben conosce, frutto di decenni di maturazione nel contesto cooperativo che ci ha portati ad essere una realtà avanzata e riconosciuta nel mondo.? Nell’epoca delle breaking news e dei tweet di poche parole, la pazienza e lo sforzo nella ricerca di dialogo sono forse nuovi valori aggiunti per l’agricoltura, settore che è definito ‘primario’ proprio per la capacità di creare valore dal nulla”.
 
Alessandro Dalpiaz, direttore Apot ha aggiunto: “Spiegare alla collettività l’impegno passato, e i progetti futuri della nostra categoria, crediamo sia un passaggio obbligato per poter affrontare e attraversare questi anni di difficoltà generale, sia dal punto di vista economico che da quello sociale, dove è sempre più evidente una sofferenza ambientale che richiama l’attenzione di tutti. Proprio in questa difficoltà vogliamo indicare una strada ben delineata e incontrovertibile, quella della sostenibilità, intesa come risposta coerente e possibile ai mutamenti naturali del territorio; attraverso il dialogo e il confronto, se basati sul necessario rispetto, i problemi ambientali possono diventare campo di progettualità, e di merito, del sistema e del percorso della collettività trentina”.
 
Il Bilancio di sostenibilità 2016 - Progetto Trentino Frutticolo Sostenibile, curato nei contenuti da Apot e Agroter e nella veste grafica da Officinemedia, è scaricabile gratuitamente da questo sito.