Anbi e #Italiasicura hanno presentato a Roma i primi progetti per il recupero delle risorse idriche.
Si tratta di 218 progetti, dislocati su tutto il territorio nazionale, che rappresentano il primo passo di un nuovo programma infrastrutturale a lunga scadenza di #Italiasicura e che prevede la costruzione in 20 anni di 2000 piccoli e medi invasi per un investimento totale di circa 20 miliardi di euro.

"L’Italia è il paese europeo più ricco di acqua con circa 302 miliardi di metri cubi di precipitazioni annue, ma è pessimo per quanto riguarda le infrastrutture per la cattura e la conservazione – ha detto il capo struttura di #Italiasicura, Erasmo D’Angelis – Attualmente riusciamo a recuperare tra il 10 e l’11% delle acque pluvie e con questo progetto contiamo di aumentare l’efficienza di circa il 7%".

Il progetto nazionale punta ad affrontare il crescente problema della siccità si affiancherà a quello dedicato al dissesto idrogeologico e dovrebbe essere finanziato attraverso un accesso ai fondi Bei (Banca europea per gli investimenti) con un finanziamento ventennale.

Il sistema prevede in primo luogo l’individuazione di un ‘fondo rotativo per la progettazione’ che sia in grado di valutare le priorità e portare i progetti in fase esecutiva; poi si dovranno individuare delle quote di finanziamento (previsti circa 15 milioni) da postare nel cosiddetto 'fondo per gli Investimenti' previsto dalla legge di bilancio 2017 al comma 140, che prevede interventi anche delle "infrastrutture relative alla rete idrica e di collettamento".
Tutto l’iter, secondo #Italiasicura, dovrebbe concludersi entro l’inizio del 2018.

Il piano di interventi proposto da Anbi prevede costi totali pari a circa 3,3 miliardi di euro; una cifra, per quanto enorme, di gran lunga inferiore ai 5 miliardi risarciti agli agricoltori nel solo 2017. Vale infatti la pena di ricordare che oltre l’85% della produzione agricola nazionale, fiore all’occhiello del tanto decantato made in Italy agroalimentare è irriguo. Non a caso il ministero di riferimento per il progetto, individuato dopo le consultazioni istituzionali, è il Mipaaf.

"Con i 218 progetti presentati oggi, - ha detto il presidente di Anbi, Francesco Vincenzii nostri 151 consorzi di bonifica mettono a disposizione le loro risorse per dare una prima risposta a un problema, quello della siccità, che sta diventando quotidiano e che, cambiamenti climatici a parte, affonda le sue radici nel passato. Ora dobbiamo avere il coraggio di affrontarlo con lungimiranza e senza guardare in faccia nessuno".