A soli otto mesi dalla precedente edizione ecco nuovamente Macfrut. Fiera dell'ortofrutta, in programma dal 10 al 12 maggio 2017, a Rimini.
Al centro, come sempre, l'innovazione nel settore, con lo sguardo puntato all'estero, alla ricerca di nuovi mercati. Saranno otto i padiglioni, con 50mila metri quadrati di esposizione.
La Cina quest'anno è paese partner così come nuovo partner è anche la Regione Basilicata, non è un caso che frutto simbolo sia proprio la fragola.

E' stato Renzo Piraccini, presidente Macfrut, a riassumere tutte le principali novità durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento, a Roma: un'area di 700 mq per le prove in campo con le macchine più innovative quindi seminatrici, raccoglitrici, trapiantatrici; un'area dedicata a microgreens, germogli e baby leaves, definiti rivoluzione vegetale; ampio spazio alle aziende sementiere in preparazione di un Macfrut seeds per il 2018 e poi incontri BtoB per incentivare gli scambi, per la prima volta poi saranno ospitate circa 80 aziende bio.

A proposito di microgreens, Piraccini ha affermato: "I microgreens sono la rivoluzione vegetale, ora non siamo più nella fase sperimentale. In Italia ancora non c'è molta conoscenza di questi vegetali. Oggi i leader sono olandesi, ma ci sono anche tanti italiani che producono novità in questo settore e li vedremo a Macfrut".

A rappresentare la Basilicata, durante la conferenza, c'era l'assessore all'Agricoltura della regione, Luca Braia, entusiasta di questa nuova partnership. Durante l'intervista video ad AgroNotizie ha sottolineato che la Basilicata vanta 28mila ettari di territorio dedicato all'ortofrutta di cui circa mille alla fragola. La regione è la principale produttrice in Italia, ma il nostro paese resta più importatore che esportatore di fragole: "Il comparto sconta il tema dell'aggregazione e della capacità di fare filiera. E' un gap su cui bisogna lavorare per puntare a esportare. Il consumo interno è bloccato mentre l'estero no" ha ragionato ancora Braia.
"Dobbiamo essere capaci di produrre in linea con le aspettative del mercato, siamo troppo frazionati e la qualità non è sempre la stessa. I mercati chiedono qualità e omogeneità di prodotto".
 

Proprio alla fragola sarà dedicato l'evento organizzato da Image Line e Crea - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, in collaborazione con l'ente fiera.
L'11 maggio nello spazio Agorà, gli Strawberry Talks affronteranno in due sessioni "Innovazione varietale" e "Mercati e consumi" i temi caldi del dibattito fragola.
Saranno ospiti speaker italiani ed internazionali per "conversazioni" di ampio respiro su un prodotto centrale per la produzione ortofrutticola europea.

Gli espositori quest'anno saranno 1100, con un +30% di quelli esteri. Secondo le elaborazioni Ice su dati Istat, l'Italia esporta ortofrutta per 4.9 miliardi di euro, è il secondo comparto dell'agroalimentare, secondo solo al vino. Il settore ortofrutta fra l'altro, nel suo complesso, esporta più di quanto importi: nel 2016 l'Italia ha importato per 4.57 miliardi ed esportato per 4.96 con una crescita nelle esportazioni del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

I venti protezionisti che spirano sempre più forti dagli Stati Uniti spaventano, ma sono anche uno stimolo: "Il protezionismo - ha continuato Piraccini - non facilita gli scambi, ma oltre a problemi crea anche opportunità. Il Messico, per esempio, si sta guardando attorno e ci saranno tante imprese messicane a Macfrut. Noi dobbiamo ritrovare la capacità come paese di negoziare in maniera bilaterale, dobbiamo dialogare con gli altri paesi. Abbiamo delegato troppo all'Ue".

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