L’affitto in agricoltura sta diventando sempre più importante. Secondo i dati Istat 2013, oltre 5,2 milioni di ettari pari al 42,1% della Sau totale sono in affitto, ma il dato più importante è la crescita tendenziale della Sau in affitto, passata dai 3 milioni di ettari del 2000 agli oltre 5,2 milioni attuali.

Se ne è discusso al convegno “L’affitto punto di incontro tra proprietà e impresa per lo sviluppo dell’agricoltura” organizzato nella giornata di mercoledì 27 aprile presso la sede nazionale di Confagricoltura da parte della Federazione nazionale della proprietà fondiaria. Fra i dati in evidenza, il dato degli affitti in alcune Regioni, dove assumono una valenza ancora maggiore rispetto alla media nazionale.

In Lombardia per esempio la Sau in affitto rappresenta il 65% di quella totale regionale, mentre in Piemonte tocca quota 62%. In queste due Regioni, dove la Sau in affitto è ampiamente superiore a quella della proprietà del coltivatore diretto, si nota come la dimensione media aziendale sia molto più elevata rispetto alla media nazionale. In Lombardia infatti la dimensione media è di circa 19 ettari, mentre in Piemonte è pari a 16.

Dopo la presentazione iniziale del presidente della Federazione Giuseppe Visconti, l’incontro ha visto le relazioni di Thierry de L’Escaille, segretario generale dell’Organizzazione europea della proprietà fondiaria,  e di Dario Casati, economista agrario, che vedono nell’affitto anche un’occasione per incrementare la produttività e la redditività.

Per la costruzione e lo sviluppo di questo paese non ci deve essere contrapposizione tra proprietari e affittuari – ha poi sottolineato Mario Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura – anzi deve essere sviluppato il rapporto tra loro perché solo così potremmo avere delle aziende competitive, che possono disporre di adeguate superfici in affitto. Questo è uno strumento per aprire la via dell’agricoltura ai giovani e per consentire alle famiglie di mantenere la proprietà, garantendo l’unitarietà della gestione senza smembrare le imprese”.