“Siamo partiti con il progetto nel 2012 – ha esordito Andrea Segrè, presidente di Caab – Valorizziamo un bene comune come il cibo con questo bene pubblico, al centro del grande progetto del Parco agroalimentare Fico Eataly World, in corso di realizzazione. Questo rappresenta un grande progetto per l’educazione alimentare per Bologna, l’Emilia Romagna e per tutta l’Italia. E’ prossima poi la costituzione di una Fondazione per l’educazione alla sostenibilità e alla buona alimentazione, con il compito di promuovere la dieta mediterranea. Con la Nuova area puntiamo a valorizzare la produzione, la commercializzazione e quindi il consumo di ortofrutta di alta qualità, Caab e Fico saranno una vetrina fondamentale per il nostro agroalimentare, che vale già ben oltre 30 miliardi, ma con grandi potenzialità e margini di crescita”.
“Non è stato speso un euro di soldi pubblici – ha poi continuato Segrè – ci sono stati investitori privati che hanno creduto fortemente nel progetto. Siamo riusciti a finanziare la rigenerazione di una piattaforma già esistente, sviluppando un nuovo mercato ortofrutticolo concepito con criteri di massima sostenibilità”.
“La nuova area mercatale è il centro agroalimentare più moderno d’Europa – ha spiegato il direttore generale di Caab Alessandro Bonfiglioli – si tratta di 50mila metri quadrati di stabilimento e uffici ecosostenibili dal punto di vista energetico, con le migliori tecnologie informatiche, antisismiche e antincendio. Siamo riusciti a rispettare i tempi di realizzazione, per questo il mio ringraziamento va agli operatori per la straordinaria collaborazione”.
“Bologna si candida a un ruolo chiave nella promozione e valorizzazione del settore agroalimentare – ha commentato il sindaco Virginio Merola – questo importante risultato è la dimostrazione che in questa città, quando si lavora di squadra per un unico obiettivo, si riescono a fare grandi cose. Con Fico e la nuova area mercatale vogliamo continuare sulla scia dell’Expo”.
“Puntiamo a un nuovo modello di sviluppo per l’agroalimentare – ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – gli impegni sono stati rispettati, ora vogliamo definire il ruolo fondamentale che l’agricoltura, l’agroindustria e l’agroalimentare devono avere per la nostra economia. L’Emilia Romagna è la prima regione in Europa per le eccellenze agroalimentari, con 43 tra Dop e Igp. Inoltre abbiamo speso e dobbiamo continuare a spendere nel migliore dei modi i fondi europei per creare un connubio fondamentale fra aziende e università per l’innovazione e la ricerca”.
“Credo che i mercati siano fondamentali non solo per i consumi interni ma anche per l’export – ha detto Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati nazionale – questo del Nam è un investimento importantissimo che si inserisce in un contesta di valorizzazione dell’agroalimentare. Il sistema dei mercati va aiutato e promosso, non dimentichiamoci infatti i 12 miliardi di fatturato annui per i mercati italiani e gli oltre 35mila lavoratori coinvolti”.
Renzo Mainetti, presidente di Fedagromercati Acmo Bologna, ha poi puntato “sull’offerta di servizi migliori e di qualità", mentre Lauro Guidi, presidente di Agribologna ha affermato “come sia Bologna a dover trainare Fico, rilanciandosi a livello turistico”. Infine, prima del taglio del nastro, la parola ai due ministri Martina e Galletti.
“Il Caab, con la nuova area mercatale, rappresenta un caso modello per la promozione dell’ortofrutta e dell’agroalimentare di qualità – ha affermato il ministro delle Politiche agricole Martina – dobbiamo continuare sul percorso intrapreso a Milano con l’Expo, giocando delle sfide fondamentali. E’ vero, abbiamo colto importanti successi sul fronte dell’export, ma abbiamo anche partite importanti da vincere, come quella di una buona remunerazione e redditività per gli agricoltori”.
“Il Caab è una grande opportunità per Bologna e connota la città all’interno di quella grande sfida che è la promozione del nostro agroalimentare” ha concluso il ministro dell’Ambiente Galletti.