L'agricoltura ha bisogno di investimenti per potersi modernizzare, crescere e conquistare mercati esteri. E anche il settore lattiero-caseario nostrano, se vuole sopravvivere, deve innovarsi. E' questo l'obiettivo del protocollo di intesa firmato da Intesa Sanpaolo e Mipaaf ad inizio anno ed è questo lo spirito dell'incontro che si è tenuto a Milano, nella sede del gruppo bancario, dal titolo "Diamo credito all'agroalimentare italiano".

Il nostro agroalimentare ha bisogno di credito per poter crescere”, ha spiegato il ministro Maurizio Martina. “Per questo è fondamentale l'accordo siglato con Intesa Sanpaolo che ha messo a disposizione un plafond di sei miliardi di euro in tre anni e un'assistenza qualificata per la valutazione dei progetti di investimento”.

Innovazione, export, ricambio generazionale e formazione. Sono queste le linee guida del progetto che guarda oltre il semplice finanziamento delle imprese. Il Gruppo ha formato 60 specialisti che siano in grado di capire le esigenze del settore. Inoltre Intesa Sanpaolo si impegna a garantire "il presidio e l'innovazione del modello di offerta, consulenza specialistica e attività di formazione-informazione destinate sia alle strutture territoriali della banca che ai clienti”.

L'incontro di Milano fa parte di un road show in tutta Italia per illustrare le opportunità per gli agricoltori rese possibili grazie all'accordo con Banca Intesa. Prossima tappa al Vinitaly, mentre a Milano il focus è stato sul settore lattiero-caseario, una delle colonne portanti dell'agroindustria regionale.

Su undici milioni di tonnellate di latte vaccino consegnato il 42% proviene dalla Lombardia”, spiega Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. “Per questo la nostra attenzione si è concentrata su questo settore che ha potenzialità enormi ancora da esprimere".

Durante l'evento sono intervenuti anche Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo, Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo e Fausto Turcato, amministratore delegato della Latteria sociale Mantova. “I formaggi italiani riescono a spuntare sui mercati esteri prezzi al dettaglio quasi doppi rispetto a quelli di altri Paesi perché la qualità del nostro prodotto è ampiamente riconosciuta”, spiega Calzolari. “Ora però servono investimenti per abbattere i costi di produzione nelle stalle, nelle industrie di trasformazione e in tutta la filiera. Le aziende devono fare sistema se vogliamo uscire dalla crisi e aumentare l'export”.

Una buona notizia arriva lato debiti: "Dopo l'intesa con Abi per la moratoria chiudiamo il primo accordo per condizioni ancora più favorevoli ad allevatori e agricoltori”, spiega Martina. “Intesa Sanpaolo, infatti, garantirà ulteriori 12 mesi di sospensione dal pagamento delle rate dei mutui rispetto a quelle previste con Abi, portando la moratoria a 42 mesi per il settore lattiero-caseario e 24 mesi per tutte le imprese agroalimentari. Un segnale fondamentale per aiutare le aziende in difficoltà ad affrontare fasi delicate di mercato e per costruire un nuovo rapporto tra banche e imprese".