Rete Rurale Nazionale rende noti su Pianeta Psr i dati del disimpegno automatico del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale sui Programmi di sviluppo rurale 2007-2013 al 31 dicembre 2015.
E balza all’occhio che sui 114 milioni di euro che tornano a Bruxelles a fine programmazione, ben 80,12 sono quelli non spesi e restituiti da Regioni meridionali in obiettivo convergenza, cui si aggiungono gli 11,40 milioni della Sardegna, in obiettivo competitività. Nel complesso le Regioni del Sud Italia restituiscono al bilancio dell’Unione Europea ben 91,52 milioni di euro destinati all’agricoltura dal Feasr.
 
Unica regione meridionale ad evitare il disimpegno automatico è il Molise, in transito verso l’obiettivo competitività. Prima regione italiana per disimpegno automatico in valore assoluto è la Campania, con 33,47 milioni di euro, mentre la regione che sopporta in termini relativi un taglio maggiore del budget per il disimpegno automatico è la Calabria, che perdendo 20,55 milioni di euro vede sfumare il 3,16% del programma.
 
Pertanto, le Regioni meridionali nel loro insieme valgono l’80,28% del disimpegno automatico del Feasr assegnato all’Italia. Fortunatamente, nel complesso, il disimpegno dell’Italia è pari ad appena l’1,26% del valore messo a disposizione dal Feasr nel 2007-2013: ben 8 miliardi e 968 milioni, il secondo budget della Ue dopo la Francia.
 
Questi numeri potrebbero cambiare, per via delle liti giudiziarie in corso. Molte Regioni hanno chiesto, regolamento alla mano, di interrompere i termini per il disimpegno: se sarà accolta la loro richiesta l'importo da restituire dovrebbe scendere a 104 milioni di euro. Una di queste è la Sicilia, con un grosso contenzioso in atto sui pagamenti alle imprese biologiche.
 
La gran parte del disimpegno automatico meridionale si è concentrato su cinque Regioni: Campania (33,47 milioni)Calabria (20,55), Sicilia (19,08), Sardegna (11,40), e Basilicata (6,02). Quest'ultima però scontava anche il disimpegno di 18 milioni di euro  riferito all'annualità 2014. Mentre la Campania, prima regione in valore assoluto per disimpegno, era stata già in forte affanno a fine 2014.
 
Molte Regioni meridionali sono già corse ai ripari per velocizzare la spesa e ottimizzare l’utilizzo delle risorse, in vista dell’attuazione del nuovo programma, ormai avviato. Una manovra necessaria, perchè con i Psr 2014-2020 il disimpegno automatico regionale non sarà più restituito direttamente a Bruxelles, ma finirà prima su una riserva unica nazionale, dove finiranno per attingere le Regioni più virtuose con programmi in overbooking.