"Un milione e mezzo di firme per la Carta di Milano sono la testimonianza della partecipazione attiva e consapevole delle persone a Expo. La Carta ha assolto al suo compito: riempire di significato e di responsabilità la piattaforma espositiva, provocare animate discussioni, impegnare cittadini, associazioni, imprese e istituzioni a riflettere sulla sfida della sicurezza alimentare più di quanto non abbia mai fatto una esposizione in tutta la sua lunga storia. La connessione profonda che si è realizzata tra Expo, i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile approvati dalle Nazioni unite a fine settembre e la prossima conferenza sul clima di Parigi descrive la forza impressa dal nostro Paese per collocare pienamente l’Esposizione nell’agenda internazionale. L’obiettivo Fame zero entro il 2030 ha dato anima all’Esposizione e i grandi paradossi del nostro tempo, a partire da spreco, obesità e malnutrizione, hanno costretto tutti a misurarsi con impegni e responsabilità nuove per affermare una vera democrazia del cibo. Il nostro lavoro va avanti. Il 6 febbraio 2016 tornerà Expo delle idee, ad un anno dal primo straordinario appuntamento dell’HangarBicocca a Milano, che fu l’avvio della scrittura della Carta. Expo ha rappresentato il tempo della semina, ora siamo pronti a coltivare le sue idee e a raccogliere frutti importanti".

Così il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina annuncia che la Carta di Milano ha superato 1,5 milioni di firme. Tra i capi di Stato e premi Nobel che l’hanno firmata ci sono personalità come Sergio Mattarella, Matteo Renzi, Angela Merkel, Francois Hollande, Dilma Rousseff, Evo Morales, Akie Abe, Alassane Ouattara, Amartya Sen e Shirin Ebadi.

È online anche “20 idee per il post Expo”, ebook che racchiude proposte, idee e conclusioni dei lavori dell’ultimo appuntamento di Expo delle idee, che si è svolto il 10 ottobre nel sito espositivo. Priorità operative, di approfondimento e ricerca che raccolgono tutte le eredità di Expo Milano 2015: dai contributi concreti all’Obiettivo Fame zero al 2030 a Milano come Hub della conoscenza. Un libro che racchiude il percorso della Carta di Milano e che traccia le linee di azione del dopo Expo. L'edizione, curata dal gruppo di ricerca di Laboratorio Expo, è disponibile su www.fondazionefeltrinelli.it/laboratorio-expo e su www.politicheagricole.it

Il percorso della carta
• 7 febbraio 2015 – HangarBicocca di Milano
Expo delle Idee: inizia la scrittura della Carta con 40 tavoli di lavoro sui temi di Expo
• 28 marzo 2015 – Palazzo Vecchio di Firenze
Italia 2015: Il Paese nell’anno di Expo. Idee, sfide, buone pratiche che l’Italia propone al mondo in vista dell’Esposizione universale
• 18 aprile 2015 – Quadriportico dei teatri di Pompei
Le Idee di Expo incrociano cultura e turismo, dall’Italia a Expo.
• 28 aprile 2015 – Università degli studi di Milano
Nasce la Carta di Milano e viene presentata ufficialmente in 19 lingue
• 29 giugno 2015 – Expo Milano 2015
Presentazione della Carta di Milano dei bambini, riscritta con percorsi di formazione e immagini per coinvolgere anche i più piccoli sui temi dell’Esposizione universale
• 26 settembre 2015 – Sede Onu di New York
Presentazione presso le Nazioni Unite della Carta di Milano in occasione dell’Assemblea generale riunita per approvare i nuovi Obiettivi del Millennio
• 10 ottobre 2015 – Expo Milano 2015  
Expo dopo Expo: le eredità di Milano 2015. Da qui nascono le 20 idee per il post Expo
• 16 ottobre 2015 – Expo Milano 2015
Il ministro Martina consegna la Carta di Milano al segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione

La carta in numeri
• 1,5 milioni di firme
• 19 lingue
• 3,5 miliardi di potenziali lettori
• 5.000 esperti coinvolti per la sua scrittura

I temi
Il diritto al cibo, come diritto umano fondamentale: la "Carta" impegna ad assumere la grande responsabilità di mettere in atto, da oggi, azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela del diritto al cibo anche per le generazioni future; ribadisce che tutti hanno il diritto di accedere a una quantità sufficiente di cibo sicuro, sano e nutriente, che soddisfi le necessità alimentari personali lungo tutto l'arco della vita e permetta una vita attiva; prevede l'impegno ad adottare misure normative per garantire e rendere effettivo il diritto al cibo e la sovranità alimentare.
Nella lotta allo spreco alimentare e di acqua bisogna impegnarsi a consumare solo le quantità di cibo sufficienti al proprio fabbisogno, agendo in modo che gli alimenti siano utilizzati prima che deperiscano, con l'impegno a donare il cibo, qualora in eccesso, e conservarlo in modo tale che si eviti il deterioramento; per combattere lo spreco di acqua è necessario agire in tutte le attività quotidiane, a partire da quelle domestiche, e in tutte le fasi della filiera produttiva.
Particolare attenzione è riservata alla tutela del suolo agricolo, con la proposta di rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo, regolamentare gli investimenti sulle risorse naturali, tutelare le popolazioni locali.
Un ruolo fondamentale è rivestito dall'educazione alimentare e ambientale, a partire dall'ambito familiare, per una crescita consapevole delle nuove generazioni. È necessario diffondere la cultura per una sana alimentazione come strumento di salute globale.
Il contrasto al lavoro irregolare e minorile assume un'importanza centrale, così come il sostegno al reddito di agricoltori, allevatori pescatori, attraverso strumenti potenziati a livello di organizzazione e cooperazione, anche fra piccoli produttori.
La "Carta" vuole salvaguardare la biodiversità dell'ecosistema marino e del benessere animale, promuovendo la diversificazione delle produzioni agricole e di allevamento, con particolare attenzione per la biodiversità e il benessere degli animali. Un ecosistema marino integro e sano ha una rilevanza cruciale per il benessere collettivo, soprattutto perché la pesca fornisce lavoro a milioni di persone e il pesce, per molti, rappresenta l'unica fonte di nutrienti di alta qualità.
Bisogna investire nella ricerca, promuovendo una maggiore condivisione dei risultati e sviluppandola nell'interesse della collettività, senza contrapposizione tra pubblico e privato.
Il documento ricorda come il cibo sia un patrimonio culturale e, in quanto tale, va difeso da contraffazioni e frodi, protetto da inganni e pratiche commerciali scorrette, mentre l'origine va valorizzata seguendo processi normativi trasparenti.
Infine la "Carta" invita a considerare il rapporto tra energia, acqua, aria e cibo in modo complessivo e dinamico, ponendo l'accento sulla loro fondamentale relazione, per poter gestire queste risorse all'interno di una prospettiva strategica e di lungo periodo in grado di contrastare il cambiamento climatico.

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