Sono 9,4 i milioni di euro che la Regione Basilicata ha stanziato per sostenere l’ammodernamento e l’adeguamento funzionale della rete acquedottistica rurale a servizio delle imprese agricole e forestali.
 
Lo comunica l’assessore alle Politiche agricole, Luca Braia, a margine dell’approvazione del provvedimento da parte della Giunta regionale che ha ammesso a finanziamento ventinove pratiche rientranti nel bando della Misura 125 Azione 1 B, “Infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della selvicoltura-rete acquedottistica rurale. Modifica Delibera di giunta regionale n. 124/2015 e approvazione graduatoria definitiva”.
 
In questo modo l’assessorato lancia la rimonta della spesa per evitare il disimpegno automatico del Feasr. Rete Rurale Nazionale, nel report di maggio, assegna alla Basilicata l’ obiettivo di spesa pubblica di 163,3 milioni di euro, da certificare entro il 31 dicembre prossimo, per non perdere ben 94 milioni di euro di Feasr ancora disponibili e che sono parte della spesa pubblica ancora da sostenere.
 
“Per la Misura 125 – fa presente Braia- abbiamo accelerato l’istruttoria da parte dell’Ufficio regionale sostegno alle imprese agricole e infrastrutture per non aggravare ulteriormente le condizioni di spesa a carico dei Comuni che saranno costantemente monitorati per effettuare le opere e rendicontarle. Abbiamo aumentato i fondi a disposizione di altri 4,4 milioni, facendo passare le disponibilità da 5 milioni di euro a 9,4 milioni”.
 
La misura 125 si applica su tutto il territorio regionale e vede tra i beneficiari i Consorzi di bonifica, i Comuni o altri enti pubblici e loro associazioni. Tra le linee di azione, che prevedono un’intensità di aiuto con contributi in conto capitale sino al 100 per cento del costo totale ammissibile, vi sono quelle di investimenti relativi alla infrastrutturazione irrigua attraverso l’adeguamento, la ristrutturazione e l’efficientamento delle reti irrigue secondarie (non aziendali) anche in ambito consortile e con strumenti innovativi di gestione e controllo, comprese le reti di adduzione, le vasche di accumulo, i sistemi di sollevamento.

La misura prevede, oltre alla realizzazione di acquedotti rurali a beneficio di un considerevole numero di aziende agro-forestali, anche interventi finalizzati al miglioramento della qualità delle acque sotto l’aspetto igienico sanitario.