E’ quanto emerge dal primo bilancio tracciato dalla Coldiretti che esprime cordoglio per le vittime dell’alluvione in una estate in cui nel Gargano è caduto fino al 150 per cento di pioggia in più della media (elaborazioni Coldiretti su dati Isac-Cnr).
In particolare, Coldiretti segnala che tra le coltivazioni più colpite c'è quella dell’uva da vino, per la quale si registrano una perdita del 30% della produzione e danni per circa 36 milioni di euro.
Ma anche il pomodoro ha subito un calo produttivo del 30% per un valore di 15 milioni di euro; sulla vasta area alluvionata è oggi estremamente difficile e costosa la raccolta.
Circa 2000 ettari investiti a ortaggi invernali, invece, dovranno essere nuovamente trapiantati in quanto l’acqua ha dilavato le colture. Il relativo danno ammonta a 2 milioni di euro.
Inoltre, diverse migliaia di ettari di oliveti sono attualmente sommersi dalle acque e solo nelle prossime settimane sarà possibile quantificare
il calo della produzione e il danno subito dalle piante.
Per quanto riguarda le strutture, i danni non sono quantificabili in meno di 5 milioni di euro. Infine, per completare il drammatico quadro della situazione – rileva la Coldiretti - vanno considerati i danni subiti dalla viabilità stradale e ferroviaria che condizionano la ripresa e lo svolgimento dell’attività agricola.
"L’andamento climatico impazzito – ricorda la Coldiretti – si è infatti abbattuto su un territorio fragile: il 78% dei comuni pugliesi è a rischio frane e alluvioni, di cui 35 ricadono proprio in provincia di Foggia".
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Fonte: Coldiretti