Un provvedimento senza dubbio molto importante, che potrà contribuire ad innalzare ulteriormente il livello qualitativo della produzione nella prossima campagna”. Così Davide Vernocchi, presidente nazionale del Settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, commenta la decisione dellOrganizzazione interprofessionale Pera di non commercializzare sul mercato fresco i frutti della varietà Abate Fetel con calibro inferiore ai 60 millimetri, che saranno invece destinati esclusivamente all’industria di trasformazione.

Si tratta di una novità assoluta – dichiara Adriano Aldrovandi, presidente della cooperativa Fruit Modena Group di Campogalliano (Mo), realtà attiva nel settore delle pere con una produzione di oltre 70.000 tonnellate – che favorirà l’andamento commerciale di questo importante frutto che trova nell’Emilia Romagna l’area più vocata in assoluto a livello europeo. L’elevata qualità organolettica del prodotto garantita anche da questa misura adottata dall’Oi Pera costituirà infatti un’arma in più per ‘conquistare’ i consumatori, italiani e stranieri”. I mercati principali per la “regina” delle pere sono quelli europei, ma negli ultimi anni è aumentata sensibilmente la domanda anche in altre aree come Russia, Paesi Baltici, Stati Uniti, Canada e Nord Africa.

Anche attraverso questa decisione, che rappresenta una delle prime azioni realizzata dalla sua nascita, avvenuta nel mese di marzo di quest’anno – concludono Vernocchi e Aldrovandi – l’Oi Pera si pone come strumento per qualificare e valorizzare l’offerta con regole condivise, aspetto decisamente strategico, in particolare in questo momento di crisi economica e di stagnazione dei consumi”.