Cinquant’anni fa si diplomavano a San Michele all’Adige i primi periti agrari ed enotecnici. Si tratta di venti studenti dell’Istituto tecnico agrario, classe 1945, provenienti da diverse aree del Trentino. Sabato 14 dicembre, alla Fondazione Edmund Mach, a partire dalle 10, in aula magna, è previsto un momento di incontro per celebrare questo traguardo.

L’evento vedrà intervenire in apertura il direttore generale, Mauro Fezzi, e il dirigente del Centro istruzione e formazione, Marco Dal Rì. Assieme ai diplomati d’"oro” parteciperà anche il corpo docente di quegli anni. I diplomati del 1963 (e gli enotecnici del 1964) sono stati i primi studenti ad iniziare e terminare questo nuovo percorso di studio, che ha avuto e ha tuttora un ruolo rilevante per l’agricoltura e l’economia agricola del Trentino. “Se questa scuola è riconosciuta ancora oggi e non solo in Trentino come un modello è merito anche di coloro che, per primi, finito il percorso di studi, si sono fatti apprezzare sul piano professionale nel comparto agricolo e non solo” spiega il dirigente Dal Rì.

Il programma prevede il saluto in aula magna, una breve illustrazione dell’offerta formativa, la parola ai diplomati che “si racconteranno”, la visita ai laboratori della trasformazione agroalimentare e la degustazione dei prodotti della scuola.  
I primi periti agrari ed enotecnici sono: (periti agrari) Giorgio Brugnara, Claudio De Pilati, Bruno Fondriest, Enrico Lorefice, Claudio Nicolli, Ruggero Osler,  Fidenzio Pancheri, Guido Zorzi, Giorgio Zuech; (enotecnici) Italo Boschetti, Adriano Bott, Carlo Fedrizzi, Giancarlo Franceschi, Albino Fustini, Alessandro Gabardi, Francesco Graziola, Pio Lorenzetti, Paolo Magagnotti, Leone Parisi, Armando Serafini.