La riforma della Pac è alle battute finali e “La Stampa” del 6 ottobre ospita un commento critico sulle scelte fatte, che a parere di un esponente di Slow Food avrebbero dovuto premiare di più la sostenibilità e meno la produzione. Questione di punti di vista. Intanto la “Provincia Pavese” del 5 ottobre sottolinea al contrario i tagli che faranno crollare gli aiuti comunitari anche del 50% in alcuni settori. Ci sono però anche opportunità da questa nuova Pac, lo mette in evidenza la “Gazzetta di Modena” dell'8 ottobre, che plaude alla maggiore flessibilità che i singoli Stati avranno nella destinazione degli aiuti. Il rovescio della medaglia, si legge su “Italia Oggi” del 9 ottobre, è che poi gli Stati avranno la completa responsabilità, come ha affermato il Commissario Dacian Ciolos, delle scelte attuative a livello nazionale. Insomma se qualcosa non andrà per il verso giusto la colpa sarà di Roma e non di Bruxelles. Sarà forse per questo che dal Palazzo si è deciso di aprire la “caccia” alle truffe ai danni della Ue. Una nutrita truppa di finanzieri, infatti , sta setacciando le campagne alla ricerca di contributi ricevuti indebitamente. I dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” del 9 ottobre.

Cala il grano, crescono le contraffazioni
Nel Belpaese intanto, fra un aumento dell'Iva e una minaccia di ritorno dell'Imu, ci si preoccupa per le speculazioni che conducono ad un ribasso del prezzo del grano, una denuncia che Coldiretti avanza dalle pagine della “Gazzetta del Molise” dell'8 ottobre. Prezzi in flessione anche per il riso, secondo quanto scrive “La Stampa” del 6 ottobre. Problemi in vista poi per l'olio, il cui raccolto è in ritardo per le condizioni climatiche, come si apprende dal “Corriere Adriatico” del 7 ottobre. Come se non bastasse, ai problemi dell'olio si aggiunge quello delle contraffazioni che colpiscono in particolare l'extravergine. Un problema analizzato sulle pagine de “Il Fatto”. Il falso made in Italy approda anche negli stand della celebrata Anuga di Colonia, la manifestazione tedesca dell'agroalimentare dove sono stati smascherati formaggi che facevano ricorso a nomi italiani, ma che di italiano non avevano nulla, come spiega “Il Sole 24 Ore” del 10 ottobre. Di tutt'altro genere i problemi vissuti dall'agricoltura campana, alle prese con l'inquinamento dovuto alle discariche abusive. Allarmante l'appello che su questo tema lancia “Il Mattino” del 9 ottobre, che paventa il fallimento delle aziende se l'allarme non rientrerà.

Chi va bene
Per chi non si lascia travolgere dai mille ostacoli che l'agricoltura deve affrontare e vuole cimentarsi nell'imprenditoria agricola, il “Secolo XIX” del 9 ottobre offre una serie di consigli su come muoversi. Spazio in agricoltura in particolare per i giovani, scrive “La Padania” del 5 ottobre, può venirne dai Psr che in Veneto potrebbero favorire l'insediamento di 4mila giovani. Chi già può guardare con ottimismo ai prossimi mesi sono i produttori di kiwi. La prossima raccolta, stando a quanto scrive il “Corriere di Romagna” del 9 ottobre , si presenta sotto i migliori auspici.

Lotta ai patogeni
Per le ciliegie già si pensa alla prossima stagione e si vogliono prevenire i danni che la Drosophila Suzukii ha causato alla produzione 2013. Dalle pagine de “L'Arena” del 4 ottobre si apprende che due nuove molecole stanno ottenendo buoni risultati nella lotta a questo insetto. Si gioca d'anticipo poi sulla flavescenza dorata. Lo scrive “Il Piccolo” dell'8 ottobre che racconta come in Friuli Venezia Giulia si stiano studiando le strategie da mettere in campo per la prossima stagione. In alto mare è invece la lotta al “killer” degli ulivi del quale ancora non si conosce molto, stando a quanto riferisce la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 4 ottobre. Una possibile causa, si apprende dal “Nuovo quotidiano di Puglia”, potrebbe essere di un micete, il Phaeoacremonium.

Google e il made in Italy
Infine uno sguardo sulle industrie agroalimentari, con i nuovi progetti raccontati dal settimanale “Il Mondo” in edicola il 4 ottobre a proposito degli accordi in corso fra Coop e Eataly per un nuovo polo del made in Italy di qualità da realizzare a Bologna. In fase di crescita il gruppo Zuegg con l'espansione della rete di vendita in Germania e Austria, come si apprende da “Italia Oggi” del 5 ottobre. Per le marmellate Rigoni, scrive “La Stampa” del 7 ottobre, sono Brasile e India i nuovi mercati di espansione. Cresce poi il gruppo Granarolo, fra i big del latte, che secondo le anticipazioni de “Il Fatto” del 9 ottobre, sta pensando alla quotazione in Borsa. Novità in vista poi per la promozione del made in Italy sul web. Lo racconta “La Stampa” del 10 ottobre commentando un possibile accordo fra il nostro Mipaaf e Google.

 

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