Lombardia
Anticipo del premio Pac, promozione di Dop e Igp bio, nitrati: la Regione non va in vacanza

In questi giorni gli agricoltori lombardi riceveranno l'acconto del 50% del premio della Pac come accade oramai da tre anni nel mese di luglio. Giulio De Capitani, assessore regionale all'Agricoltura, è intervenuto sul tema a margine dell'audizione alla Commissione agricoltura della Camera sul tema degli Organismi pagatori regionali, spiegando che "le aziende agricole della provincia di Mantova colpite dal sisma del 20 e 29 maggio riceveranno in questi giorni dalla Regione Lombardia 30 milioni di euro come acconto del premio Pac".

De Capitani ha spiegato che la prima tranche dei pagamenti "riguarderà 29.620 aziende lombarde per un importo di 192 milioni di euro. Entro fine luglio, con una seconda tranche, il pagamento dovrebbe riguardare 1.500 aziende per un ulteriore importo di 12 milioni".

"Non posso che registrare - ha proseguito l'assessore - il costante miglioramento dell'efficienza del sistema regionale lombardo: nel 2010 il pagamento è avvenuto al 15 luglio, nel 2011 al 7 luglio, quest'anno i primi flussi sono stati prodotti al 3 luglio e sono indirizzati agli agricoltori del mantovano colpiti dal sisma". 

"Penso che questa - ha concluso De Capitani - sia la migliore risposta a chi a livello nazionale ipotizza il ritorno ad un organismo pagatore unico".

La Direzione generale Agricoltura ha inoltre reso note le graduatorie del bando 2012 sulla Misura 133 del Programma di sviluppo rurale, che, con un contributo complessivo di 1.153.878 euro, finanzierà le iniziative pubblicitarie e di promozione dei Consorzi di tutela e delle associazioni biologiche.

"L'obiettivo - ha spiegato De Capitani - è quello di aumentare e consolidare, con azioni mirate, la conoscenza rispetto all'origine e alle caratteristiche organolettiche dei prodotti, della loro sicurezza e della sostenibilità". 

Spazio anche alla zootecnia: con una dotazione che sfiora i 9 milioni di euro la Regione Lombardia riapre il bando che consente alle aziende agricole di aderire al programma straordinario nitrati.

Dall'11 luglio al 17 settembre gli agricoltori e gli allevatori lombardi potranno presentare domanda per accedere al contributo pubblico e realizzare interventi di contenimento del carico di azoto prodotto in azienda. Tra gli interventi finanziabili, gli impianti agroenergetici che utilizzano gli effluenti di allevamento, la costruzione di vasche di stoccaggio adeguate alle normative europee, gli impianti per il trattamento delle eccedenze di azoto, l'acquisto di macchinari ad elevata efficienza per la movimentazione e la distribuzione in campo degli effluenti a fini agronomici.

"Si tratta - ha detto De Capitani - della terza riapertura dei termini di presentazione delle domande. Il nuovo bando, che per finalità e modalità resta sostanzialmente uguale ai precedenti, introduce la priorità per gli interventi che assicurano l'aggregazione tra imprese e l'efficienza agronomica dei processi di gestione degli effluenti, quali ad esempio la realizzazione di impianti biogas che coinvolgano consorzi e reti di aziende".

Per maggiori informazioni è possibile consultare i decreti sul sito della Direzione generale Agricoltura.

Fonte: Regione Lombardia

 

Emilia-Romagna
364 milioni a oltre 50 mila aziende

Agrea, l'agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Emilia-Romagna, ha completato nel mese di giugno il pagamento degli aiuti e dei premi della Domanda unica 2011, per un importo di oltre 363 milioni di euro. Ma le risorse erogate complessivamente, a partire dallo scorso ottobre, sfiorano i 364 milioni di euro, per oltre 50 mila aziende agricole beneficiarie.

"Nonostante le difficoltà e gli inevitabili ritardi dovuti all'aggiornamento delle foto aeree, un adempimento che ci è richiesto ogni tre anni dall'Europa, abbiamo rispettato l'impegno assunto con gli agricoltori e le scadenze previste dalle normative comunitarie – ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni - Un aspetto quest'ultimo che ci mette al riparo dal rischio di correzioni finanziarie da parte degli uffici di controllo della Commissione europea. Ora tutto è pronto per poter anticipare a luglio il pagamento dell'acconto del 50% dei pagamenti Pac a favore delle aziende agricole dei territori colpiti dal sisma. Agrea ha già predisposto quanto necessario, in attesa del regolamento da parte della Commissione per poter procedere".

I prossimi pagamenti che impegneranno l'agenzia fino al 15 di ottobre, riguardano il saldo delle domande delle misure agro-ambientali del Programma di sviluppo rurale, i saldi 2011 dei programmi operativi del settore ortofrutta, le domande di ristrutturazione e riconversione dei vigneti e di assicurazione dell'uva da vino, nonché i pagamenti delle domande per i foraggi essiccati.

Fonte: Regione Emilia-Romagna

 

Basilicata
Tumore batterico delle drupacee, conclusa la vaccinazione

Si è conclusa nello scorso mese la campagna di vaccinazione che annualmente l'Alsia promuove in Basilicata per la prevenzione del tumore delle drupacee (pesco, albicocco, susino, ciliegio) causato dal batterio Agrobacterium tumefaciens.

L'organismo penetra nei tessuti radicali attraverso piccole ferite e si moltiplica rilasciando ormoni simili a quelli che stimolano la divisione e la crescita delle cellule vegetali: in tal modo si formano le tipiche escrescenze di tessuto (tumori) che danneggiano irreversibilmente le radici delle piante infette, con danni tanto maggiori quanto più precoce è l'infezione.

L'unico rimedio è preventivo e biologico: il ceppo Agrobacterium radiobacter K84 è un microrganismo antagonista capace di colonizzare stabilmente la superficie delle radici ed il terreno a contatto (rizosfera), producendo una tossina attiva contro l'organismo causa del tumore. L'azione del ceppo K84 è efficace solo se il microrganismo colonizza le radici prima che queste vengano in contatto con cellule di A. tumefaciens; quindi se le piante da trapiantare sono già infette la protezione sarà inadeguata e non potrà fermare lo sviluppo dei tumori. Se invece il vaccino K84 si sarà insediato stabilmente nella rizosfera, la pianta sarà protetta dalle escrescenze tumorali per tutto il suo ciclo vitale.

Anche quest'anno, con la collaborazione di Astolfo Zoina (fitobatteriologo dell'Università di Napoli), il Servizio di difesa integrata dell'Alsia ha prodotto presso il laboratorio fitopatologico dell'Azienda Pantanello il ceppo K84, distribuendolo gratuitamente ai vivaisti ed agli agricoltori della Basilicata che ne hanno fatto richiesta, per proteggere stabilmente le piante da trapiantare.

Nel corso del 2012, per la prima volta, anche numerosi vivai pugliesi hanno fatto richiesta del vaccino all'Alsia, che ha fornito il microrganismo ai richiedenti, consentendo così il trattamento di circa 75.000 piantine nella regione confinante, la protezione di circa 5.400 astoni di pesco e albicocco (messo a dimora in pieno campo dagli agricoltori lucani) e la immunizzazione di oltre 120.000 portinnesti impiantati dai vivaisti lucani nella scorsa primavera.

Fonte: Alsia

 

Sardegna
Sequestrati 2.500 ettolitri di vino 'contraffatto'

Gli uomini dell'Icqrf e della Guardia di Finanza hanno sequestrato 2.500 ettolitri di falso vino a denominazione d'origine, venduto e pubblicizzato come Cannonau di Sardegna, Vermentino di Sardegna e Igp Isola dei Nuraghi ma prodotto con vitigni non autorizzati né raccomandati per la Sardegna. Contrariamente, dunque, a quanto previsto dai rispettivi disciplinari di produzione.

L'operazione è stata condotta congiuntamente dall'Ispettorato centrale tutela qualità e repressione frodi di Cagliari e dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. "La collaborazione tra organi di controllo nella lotta alle frodi e agli illeciti in campo agroalimentare è fondamentale per garantire la tutela dei consumatori e per difendere il marchio del made in Italy nel mondo" ha commentato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania.

L'indagine ha permesso di scoprire non solo una frode nel settore del commercio, ma anche una frode comunitaria, dato che l'obiettivo era quello di accedere indebitamente alle contribuzioni comunitarie per il settore vitivinicolo, nonché di produrre, commercializzare e pubblicizzare vini che si fregiavano di denominazioni di origine senza averne il diritto.

Fonte: Mipaaf

 

Sicilia
Uva, non solo vino: arrivano gli zuccheri d'uva cristallini

Sfidare il difficile momento che sta vivendo il mercato dei prodotti agricoli con un progetto finalizzato ad ampliare gli sbocchi commerciali e di utilizzo dei prodotti derivati dall'uva, introducendo una profonda innovazione nel sistema agroindustriale, dando nuova linfa al sistema viticolo siciliano e creando nuova occupazione.

Con questo ambizioso obiettivo si inaugura oggi 6 luglio a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il primo impianto al mondo per la produzione di zuccheri d'uva in forma cristallina, totalmente naturali e della massima purezza. Il progetto introduce una grande innovazione, protetta da un brevetto internazionale, per l'industria in diversi settori (food&beverage, nutraceutico, cosmesi, vinicolo), dando vita a una filiera integrata che valorizza e salvaguarda un grande patrimonio viticolo.

A realizzarlo è Naturalia Ingredients, la nuova realtà nata dalla joint-venture tra Eridania Sadam, sub holding del comparto alimentare e agroindustriale del Gruppo Maccaferri di Bologna, e Cantine Foraci, storica azienda siciliana specializzata nella produzione di vini, mosti e succhi derivati dall'uva esportati in tutto il mondo.

Il nuovo stabilimento vanta numeri ragguardevoli, se consideriamo che copre una superficie pari a circa 30.000 mq e ha una capacità produttiva a pieno regime di circa 9.000 tonnellate annue di zuccheri cristallini. L'inizio dell'attività è previsto per luglio 2012 e coinvolgerà inizialmente 12 addetti, che, progressivamente saliranno a 20 per coprire tre turni giornalieri e un ciclo di produzione annuo continuo. Il totale investimento, completato nel biennio giugno 2010-giugno 2012 è di 16 milioni di euro.

Fonte: Naturalia Ingredients

 

Toscana
Siccità quanto mi costi: 25 milioni

Lo stress idrico rischia di compromettere la stagione del mais e dei seminativi. Se per il grano il pericolo è scampato, per mais, girasole e sorgo, il rischio di un dimezzamento della produzione è molto realistico.

In Toscana mais significa, in termini di produzione 24 mila ettari circa, 160-180 mila tonnellate di prodotto per un valore di 40 milioni di euro. I girasoli, produzione in forte espansione, sono coltivati su 24mila ettari che rendono circa 50 mila tonnellate mentre il sorgo rappresenta una produzione minore, ma comunque presente con 2 mila ettari per una produzione che si aggira intorno alle 5 tonnellate per ettaro. Complessivamente questi tre prodotti valgono 70 milioni di euro.

Secondo una prima stima di Coldiretti Toscana la siccità potrebbe costare in termini di mancata produzione tra il 30% ed il 40% per un valore che si aggira tra i 20 e i 25 milioni di euro.Grosseto, Siena, Arezzo e Pisa le province dove è concentrato il grosso della produzione di mais, sorgo e girasoli. E le previsioni, per il mese di luglio, un mese cruciale per la maturazione, non mettono acqua. 

Fonte: Redazione Virtuale

 

Basilicata
Nasce la cooperativa agricola degli allevatori dei monti lucani

E' stata costituita la cooperativa agricola degli allevatori di capi di razza podolica della Basilicata. La società cooperativa è costituita da 8 soci e raccoglie complessivamente oltre duemila capi di razza podolica sparsi su tutto il territorio regionale. Il presidente è Rocco Pafundi, giovane allevatore di Acerenza.

Secondo Piergiorgio Quarto, presidente della Coldiretti della Basilicata, un grande passo avanti nell'aggregazione della offerta di capi di razza podolica, "troppo spesso frammentata e difficilmente presentabile in ambito collettivo nei confronti della distribuzione organizzata. La cooperativa ha lo scopo di divenire un interlocutore unico e privilegiato in grado di offrire in maniera coordinata e non estemporanea una massa di capi di razza podolica certificata attraverso un sistema di tracciabilità di eccellenza a tutto vantaggio del consumatore finale che finalmente potrà acquistare carni al 100% lucane!.  La cooperativa degli allevatori dei monti lucani si inserisce a pieno titolo nel progetto voluto dalla Coldiretti per la commercializzazione delle carni tipiche del territorio italiano ampliando l'offerta  delle razze fortemente radicate sul territorio come la Maremmana, la Romagnola e la Marchigiana che rappresentano quel legame imprescindibile che il consumatore sempre più ricerca ed apprezza.

In Basilicata la Podolica è presente con circa 13.000 capi sparsi in oltre 300 allevamenti su tutta la dorsale della montagna e della collina interna.

Fonte: Coldiretti Basilicata